Gentile Pietro,
Ti ringrazio per le osservazioni.
Il riconoscimento dei taxa e dei nothotaxa all’interno di questo genere è senza dubbio più agevole disponendo dei fiori freschi (oltre che dei frutti). Purtroppo questo è un lusso che non sempre ci si può permettere in natura con esemplari inselvatichiti, soprattutto in ambienti poco ospitali come quello qui rappresentato.
Per l’identificazione della pianta mi sono servito di varie fonti, in particolare di Cullen et al. (eds.),
The European Garden Flora 6, Cambridge University Press, Cambridge, 2000, e di
Brugmansia Growers International, 2002–2022,
https://www.brugmansia.us/. Fondamentale è stato pure il confronto con l’esemplare di
B. aurea che coltiviamo in una delle nostre serre all’Orto Botanico di Pavia.
Ho dunque escluso in modo agevole tutte le entità da Te nominate, tenendo in considerazione la lunghezza della corolla (23–24 cm) e la sua colorazione, ancora piuttosto evidente (distintamente aranciata verso la fauce), perché certamente i fiori erano caduti da pochi giorni (questa colorazione tende infatti a scomparire del tutto in corolle staccatesi dalla pianta da più tempo)*.
Non desidero infine trascurare la confidenza che ho maturato con
B. aurea, che osservo quasi tutti giorni sul posto di lavoro, la quale mi aveva fatto sospettare di questo taxon ancor prima di verificare chiavi e descrizioni.
Nicola
*
B. arborea: corolla 12–17 cm, bianca a bianco-crema;
B. aurea: corolla 18–24 cm, bianca o giallo oro, con fauce aranciata;
B. ×candida: corolla 22–32 cm, bianca, gialla o rosa;
B. suaveolens: corolla 25–30, bianca, raram. gialla o rosa.