Atadinus fallax (Boiss.) Hauenschild - Ranno alpino
Inviato: 13 set 2009, 11:32
Atadinus fallax (Boiss.) Hauenschild
Taxon 65(4): 926 (2016)
Basionimo: Rhamnus fallax Boiss. - Diagn. Pl. Orient., Ser. 2, 3(5): 73 (1856)
Altri sinonimi: Rhamnus carniolicus A. Kern., Rhamnus alpina L. subsp. fallax (Boiss.) Maire & Petitm., Oreoherzogia fallax (Boiss.) W. Vent
Rhamnaceae
Ranno fallace, Ramno fallace, Deutsch: Krainer Kreuzdorn
English: Alpine Buckthorn
Español: Pudio, aliso bastardo
Français: Nerprun des Alpes
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Arbusto alto 1-3 m, con fusto a volte un po' tortuoso; corteccia grigiastra provvista di lenticelle romboidali orizzontali; rami eretti, raramente contorti, non spinescenti all'apice e rametti verdi o verdi-rossicci glabri; legno bianco-verdognolo di odore sgradevole.
Foglie caduche alterne da ellittiche ad oblanceolato-obovate, larghe 2-6 cm e lunghe fino a 12-13 cm, con picciolo di 5-15 mm; lamina verde vivace lucida su entrambe le pagine, a margine dentellato-seghettato ed apice acuminato; nervature secondarie diritte (di regola 13-20 per lato) molto evidenti, spesso non raggiungenti il bordo fogliare e a volte sdoppiate in prossimità di questo.
Fiori ermafroditi (talora unisessuali) verdastri (diam. 4-6 mm), portati su brevi peduncoli in fascetti ascellari di 2-7, con calice tetramero a lacinie triangolari patenti o riflesse; petali spesso mancanti o piccolissimi; 4 stami eretti sporgenti; stilo 2-4-partito e stimma capitato.
Frutti in drupe sferiche nero-bluastre di 6-8(10) mm; semi singoli in 2-4 noccioli.
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Habitat: Vegeta in boschi di latifoglie, faggete (spesso ai margini), boscaglie, sponde di torrenti, luoghi sassosi e rupestri, soprattutto su calcare; sottospecie non comune, a carattere pioniero. Da 600 a 1800 m.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia è presente anche (più frequentemente) Atadinus alpinus, che in alcune regioni centro-meridionali della penisola convive con la specie descritta, con probabilità di confusione tra le due entità. Caratteri distintivi sono: i giovani rami pubescenti, le foglie ellittiche ± ottuse non più lunghe di 8 cm con 7-12 paia di nervi secondari, le drupe di diam. 4-5 mm. L'areale è SW-Europeo, fino all'Africa nord-occidentale.
Specie affini sono:
A. pumilus (Turra) Hauenschild, che ha però portamento prostrato su rupi, foglie piccole dentellate obovate o subrotonde, drupe simili, ma mediamente più piccole.
Rhamnus cathartica L. ha rametti spinescenti all'apice, corteccia bruno-rossastra, foglie ellittiche o subrotonde con nervature secondarie arcuate, fiori in cime ombrelliformi.
A. glaucophyllus (Sommier) Hauenschild era un tempo considerato subspecie o varietà di A. alpinus, pur essendo (soprattutto per il portamento strisciante) più simile a A. pumilus; si trova come endemita solo in Toscana su calcare ed è caratterizzato da foglie opposte, a maturità glauche e scure.
Frangula alnus Mill. (= Rh. frangula L.) ha rametti giovani pubescenti, corteccia grigio-violetta a lenticelle bianche, foglie ellittiche con picciolo rossastro a bordo intero, fiori pentameri; vive in luoghi paludosi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal prefisso greco ὀρεο- oreo- attinente i monti, derivato da ὄρος óros monte, e da Herzog, dedica al briologo, botanico e fitogeografo tedesco Theodor Carl (Karl) Julius Herzog (1880-1961) che erborizzò in Germania, Sardegna, Sri Lanka e Bolivia: specie montana in onore di Herzog.; l'epiteto specifico da fállo ingannare: che trae in inganno.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Al pari di altre specie della stessa famiglia, possiede forti proprietà lassative, soprattutto nella corteccia e nei frutti. Un tempo corteccia e frutti venivano anche impiegati per tingere tessuti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da: Silvano Radivo
Taxon 65(4): 926 (2016)
Basionimo: Rhamnus fallax Boiss. - Diagn. Pl. Orient., Ser. 2, 3(5): 73 (1856)
Altri sinonimi: Rhamnus carniolicus A. Kern., Rhamnus alpina L. subsp. fallax (Boiss.) Maire & Petitm., Oreoherzogia fallax (Boiss.) W. Vent
Rhamnaceae
Ranno fallace, Ramno fallace, Deutsch: Krainer Kreuzdorn
English: Alpine Buckthorn
Español: Pudio, aliso bastardo
Français: Nerprun des Alpes
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Arbusto alto 1-3 m, con fusto a volte un po' tortuoso; corteccia grigiastra provvista di lenticelle romboidali orizzontali; rami eretti, raramente contorti, non spinescenti all'apice e rametti verdi o verdi-rossicci glabri; legno bianco-verdognolo di odore sgradevole.
Foglie caduche alterne da ellittiche ad oblanceolato-obovate, larghe 2-6 cm e lunghe fino a 12-13 cm, con picciolo di 5-15 mm; lamina verde vivace lucida su entrambe le pagine, a margine dentellato-seghettato ed apice acuminato; nervature secondarie diritte (di regola 13-20 per lato) molto evidenti, spesso non raggiungenti il bordo fogliare e a volte sdoppiate in prossimità di questo.
Fiori ermafroditi (talora unisessuali) verdastri (diam. 4-6 mm), portati su brevi peduncoli in fascetti ascellari di 2-7, con calice tetramero a lacinie triangolari patenti o riflesse; petali spesso mancanti o piccolissimi; 4 stami eretti sporgenti; stilo 2-4-partito e stimma capitato.
Frutti in drupe sferiche nero-bluastre di 6-8(10) mm; semi singoli in 2-4 noccioli.
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Habitat: Vegeta in boschi di latifoglie, faggete (spesso ai margini), boscaglie, sponde di torrenti, luoghi sassosi e rupestri, soprattutto su calcare; sottospecie non comune, a carattere pioniero. Da 600 a 1800 m.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia è presente anche (più frequentemente) Atadinus alpinus, che in alcune regioni centro-meridionali della penisola convive con la specie descritta, con probabilità di confusione tra le due entità. Caratteri distintivi sono: i giovani rami pubescenti, le foglie ellittiche ± ottuse non più lunghe di 8 cm con 7-12 paia di nervi secondari, le drupe di diam. 4-5 mm. L'areale è SW-Europeo, fino all'Africa nord-occidentale.
Specie affini sono:
A. pumilus (Turra) Hauenschild, che ha però portamento prostrato su rupi, foglie piccole dentellate obovate o subrotonde, drupe simili, ma mediamente più piccole.
Rhamnus cathartica L. ha rametti spinescenti all'apice, corteccia bruno-rossastra, foglie ellittiche o subrotonde con nervature secondarie arcuate, fiori in cime ombrelliformi.
A. glaucophyllus (Sommier) Hauenschild era un tempo considerato subspecie o varietà di A. alpinus, pur essendo (soprattutto per il portamento strisciante) più simile a A. pumilus; si trova come endemita solo in Toscana su calcare ed è caratterizzato da foglie opposte, a maturità glauche e scure.
Frangula alnus Mill. (= Rh. frangula L.) ha rametti giovani pubescenti, corteccia grigio-violetta a lenticelle bianche, foglie ellittiche con picciolo rossastro a bordo intero, fiori pentameri; vive in luoghi paludosi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal prefisso greco ὀρεο- oreo- attinente i monti, derivato da ὄρος óros monte, e da Herzog, dedica al briologo, botanico e fitogeografo tedesco Theodor Carl (Karl) Julius Herzog (1880-1961) che erborizzò in Germania, Sardegna, Sri Lanka e Bolivia: specie montana in onore di Herzog.; l'epiteto specifico da fállo ingannare: che trae in inganno.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Al pari di altre specie della stessa famiglia, possiede forti proprietà lassative, soprattutto nella corteccia e nei frutti. Un tempo corteccia e frutti venivano anche impiegati per tingere tessuti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da: Silvano Radivo