Forum Acta Plantarum

Ranunculus glacialis L.
Ranunculaceae: isranunkel, issoleie, ranuncolo glaciale
sponda nord lago Trollsjön (Rissajaur), Vassijaure-Norrbotten (Svezia), 837 m, ago 2022
Foto di Gianleonardo Allasia

Condizioni di vento impossibili per foto decenti, ma mi piaceva testimoniare come a 68° di latitudine nord questa specie cresce sotto i 1000 m, mentre nella stessa decade di agosto dello scorso anno l'avevo fotografata in Italia ad olte 2500 m .

Ranunculus glacialis L.
Ranunculaceae: isranunkel, issoleie, ranuncolo glaciale
sponda nord lago Trollsjön (Rissajaur), Vassijaure-Norrbotten (Svezia), 837 m, ago 2022
Foto di Gianleonardo Allasia

Ranunculus glacialis è pianta estremamente resistente a condizioni meteo ed edafiche proibitive, secondo me in Scandinavia sale molto più in alto di quota 1000 m e senza problemi (verosimilmente mancano ricerche accurate), qua sulle nostre Alpi lo si trova facilmente oltre i 3500/3700 m e oltre (a queste quote anche con esemplari fioriti) non raramente è stato trovato oltre i 4000 m con quota max.4274 m in Svizzera, quasi sicuramente però cercandolo bene può superare anche i 4500 m.
Purtroppo le montagne non sono alte abbastanza per contenere la spiccata capacità di questa specie e di altre di portarsi sulle ceste più alte,

Ciao Marco

Se apri la versione in lingua svedese della pagina di Wikipedia dedicata a questa valorosa specie, scoprirai che nella penisola scandinava questo ranuncolo è stato trovato a 2 370 m sul Galdhøpiggen, in Norvegia.
Ciao

Che tempra
Ciao Gianleonardo

gianleonardo ha scritto: ↑25 set 2022, 20:44 Se apri la versione in lingua svedese della pagina di Wikipedia dedicata a questa valorosa specie, scoprirai che nella penisola scandinava questo ranuncolo è stato trovato a 2 370 m sul Galdhøpiggen, in Norvegia.
Ciao

Bene Gianleonardo non conoscevo questo dato nord europeo, in pratica è a pochi metri dalla cima
Grazie

Ciao Marco

Dalle mie osservazioni fatte su gran parte della catena alpica (dalla Francia alla Slovenia), Ranunculus glacialis è fra le prime 10 specie vascolari che vanno più in alto e che si contendono i primati d' altitudine assoluti.

Marco

Grazie Marco, informazioni molto interessanti. Per caso anche Silene acaulis rientra tra le 10 specie?

gianleonardo ha scritto: ↑26 set 2022, 23:45 Grazie Marco, informazioni molto interessanti. Per caso anche Silene acaulis rientra tra le 10 specie?

Silene acaulis (come dice il nome è estremamente efficace a vivere a quote estreme) in questi ultimi anni sembra accettata da tutti la suddivisione di questo taxon in varie subsp.
Sicuramente Silene acaulis subsp. bryoides raggiunge quote di tutto rispetto e se non è tra le primi 10 (dovrei controllare) segue a ruota....

Ciao Marco

Ma la specie più straordinaria incredibilmente resistente praticamente insensibile al freddo più intenso e al venti più volenti è indubbiamente Larix decidua, lo abbiamo visto ultimamente a quote impressionanti per un albero, praticamente nessuna altra specie legnosa qui sulle Alpi può competere con questa specie straordinaria.

Ciao Marco

Grazie, Marco, per queste preziose informazioni, ci concentriamo spesso sulle sole specie erbacee, dimenticandoci di quelle arboree ed arbustive. Anche alcuni salici non scherzano, immagino.

gianleonardo ha scritto: ↑28 set 2022, 07:01 Grazie, Marco, per queste preziose informazioni, ci concentriamo spesso sulle sole specie erbacee, dimenticandoci di quelle arboree ed arbustive. Anche alcuni salici non scherzano, immagino.

Grazie Gianleonardo

Attualmente sulle Alpi italiane (dati settembre 2022) non abbiamo segnalazioni di Salix oltre i 3200 m. Tutte le mie escursioni effettuate in questi ultimissimi anni oltre questa quota hanno dato sempre esito negativo.
Dovrei sentire i colleghi esteri....(Francia, Svizzera e Austria)

PS: in passato vi erano dati per le Alpi occidentali fino ad oltre i 3400 m. ma tutte queste segnalazioni SONO prive di fondamento e scientificamente non possono essere accettate.

I Salix che mediamente viaggiano alle quote più estreme sembrano essere Salix helvetica e Salix herbacea seguiti da Salix serpyllifolia

Ciao Marco