Fl. Auvergne ed. 2, 2: 516 (1800)
Basionimo: Polygonum viviparum L. - Sp. Pl.: 360 (1753)
Altri sinonimi: Persicaria vivipara (L.) Ronse Decr., Polygonum vivipara L.
Polygonaceae
Poligono viviparo, Deutsch: Knollen-Knöterich
English: Alpine bistort
Español: Suelda coloradilla
Français: Renouée vivipare
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta perenne con rizoma tuberoso-carnoso ricurvo, ma non contorto, squamoso; fusto semplice, eretto, cilindrico e gracile (10-35 cm), poco foglioso, un po' ingrossato ai nodi.
Foglie basali lanceolato-lineari (lar. 1-1,5 x 5-7 cm), con picciolo non alato di 3-5 cm, margine intero ondulato un po' revoluto, verdi scure e lucide superiormente, glauche ed opache di sotto; 1-3 foglie cauline lanceolate sessili, più strette e decisamente revolute, provviste di ocrea breve.
Infiorescenza a spiga cilindrica allungata e sottile (4-9 x 30-60 mm), portante alla base bulbilli fusiformi verdi-rossicci di 2-3 mm; singoli fiori di 2 mm, a perianzio bianco o leggermente roseo in genere più lungo degli stami, ad antere rosso scuro; 3 stili divisi allungati.
Frutto ad achenio racchiuso nel perianzio persistente ed accrescente (diclesio) ovoide, a 2-3 spigoli, marrone rossiccio, lar. 1,5-2 x 2-3 mm, che spesso non si sviluppa.
Tipo corologico: Artico-Alp.(Europ.) - Europa artica, Alpi ed alte montagne S-europee.
Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Pascoli alpini, vallette nivali, arbusteti e saliceti subalpini, talvolta pinete; indifferente al substrato, ma piuttosto igrofila. Da (700)1500 a 2800 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Bistorta officinalis Delarbre (= Polygonum bistorta L.), con habitat in parte coincidente, però nitrofila e presente anche in parte del meridione d'Italia, differisce per la maggior altezza (fino a 90 cm), le foglie basali più larghe (2-3 cm) a picciolo alato, i fiori a perianzio roseo-violetto in spighe più spesse (1-2 cm) e talora più lunghe, l'assenza di bulbilli.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine generico deriva dal latino "bis" = "due volte" e "tortus" = "contorto, incurvato" ed è riferito alla curvatura del rizoma (in B. officinalis è propriamente doppiamente contorto); l'attributo specifico, dal latino "vivus" = "vivo" e "pàrere" = "generare", richiama la facoltà dei bulbilli di radicare e far germinare direttamente piante vive quando cadono nel terreno.
Proprietà ed utilizzi:

Tutte le piante del genere ed altre della medesima famiglia possiedono le stesse proprietà: anzitutto emostatiche ed antiemorragiche, poi contro le ulcere gastriche, la diarrea, le enteriti, le emorroidi, le varici, la gotta, i reumatismi.
Note e Curiosità: Il termine "bistorta" per gli antichi richiamava i serpenti e, secondo la "dottrina dei segni" di Paracelso, per similitudine, era adatta per trattare i morsi dei serpenti velenosi. Secondo la stessa dottrina e per altra similitudine, la presenza di macchie rosso-brune, spesso visibili su foglie mature di queste specie, indicava la capacità emostatica delle piante.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Silvano Radivo