Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier - Panace di Mantegazza
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Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier - Panace di Mantegazza
Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier
in Nuovo Giorn. Bot. Ital., ser. 2, 2: 79 (1895)
Apiaceae
Panace di Mantegazza, Eracleo mantegazziano, Deutsch: Riesen-Bärenklau, Herkulesstaude
English: Giant hogweed
Français: Berce du Caucase
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea, perenne, talvolta bienne, di notevoli dimensioni, alta sino a 5 m e con robusti fusti cavi, cosparsi di setole bianche e spesso di macule violacee; radice fittonante.
Le foglie sono alterne, con robusto picciolo cavo, di colore verde chiaro brillante e lunghe sino a 3 metri; profondamente tripartite oppure completamente divise in 3-7 segmenti pennato lobati; la pagina inferiore è pubescente e i margini dei segmenti sono dentellati.
Infiorescenze in ombrella composta di enormi dimensioni, anche oltre 50 cm di Ø con 50-150 raggi lunghi fino a 30 cm; fiori di colore bianco o verde-giallastro con antere scure.
I frutti, prodotti in numero elevatissimo, polachenario (diachenio) con mericarpi (acheni) ovali, glabri o villosi, rugosi e alati, piatti di 6-18 x 4-10 mm, con (3)4(5) vitte nella parete esterna e due vitte più piccole nella parete interna. Dopo la fruttificazione le parti aeree muoiono, ma la pianta emette nuove gemme dal colletto.
Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Habitat: Suoli ricchi e umidi, margini dei boschi, scarpate umide, rive dei fiumi, margini stradali, incolti e aree di discarica.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile, è Heracleum sphondylium L. - Panace comune, perenne con pubescenza sparsa sul fusto, foglie e raggi dell'ombrella per setole aculeiformi; altezza non superiore a 2 metri, ombrelle di 20 cm di Ø composte da non più di 45 raggi lunghi sino a 12 cm, fiori con corolle bianco-rosate e frutti compressi, discoidali, piatti, glabri, cartacei e alati. Ciò che sicuramente rende impossibile confondere le 2 specie, sono le dimensioni imponenti di Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere da ῾Ηράκλειον Herácleion di Ercole (in greco antico ῾Ηρακλῆς Herakles, in latino Hercŭles): pianta citata da Teofrasto definendola πάνακες ῾Ηράκλειον pánakes Herácleion panacea di Ercole, indicandone le proprietà curative. Il nome della specie in onore di Paolo Mantegazza (1831-1910), fisiologo, antropologo, patriota e scrittore italiano, uno dei primi divulgatori delle teorie darwiniane in Italia
Proprietà ed utilizzi: Specie tossica
Questa specie costituisce un pericolo per la salute dell’uomo: tutta la pianta contiene furanocumarine fototossiche che a contatto con la pelle e ad esposizione dei raggi solari, provoca forti infiammazioni della pelle o estese formazioni di bolle che oltre ad essere estremamente dolorose, possono lasciare cicatrici permanenti.
La pianta è in grado di diffondersi con estrema rapidità. Produce ogni anno da 1 500 a 100 000 semi, che conservano la capacità di germinare per circa 7-15 anni e si propagano con il vento, attraverso i corsi d'acqua e attaccandosi al pelo degli animali. Anche le attività umane: abbandono di rifiuti verdi e movimento terra, hanno notevolmente contribuito alla diffusione della specie.
Note e Curiosità: Specie neofita, che in virtù dell'aspetto imponente e maestoso che assume all'epoca della fioritura è stata introdotta in Europa a scopo ornamentale a partire dalla prima metà del XIX secolo.
Le prime segnalazioni in Italia risalgono al 1899 a Sondrio e viene indicata come spontaneizzata dal 1906 in provincia di Firenze.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed. Edagricole, Bologna
Banfi E. & Galasso G. (2010) La Flora Esotica Lombarda. Museo di Storia Naturale di Milano. Regione Lombardia
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
in Nuovo Giorn. Bot. Ital., ser. 2, 2: 79 (1895)
Apiaceae
Panace di Mantegazza, Eracleo mantegazziano, Deutsch: Riesen-Bärenklau, Herkulesstaude
English: Giant hogweed
Français: Berce du Caucase
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea, perenne, talvolta bienne, di notevoli dimensioni, alta sino a 5 m e con robusti fusti cavi, cosparsi di setole bianche e spesso di macule violacee; radice fittonante.
Le foglie sono alterne, con robusto picciolo cavo, di colore verde chiaro brillante e lunghe sino a 3 metri; profondamente tripartite oppure completamente divise in 3-7 segmenti pennato lobati; la pagina inferiore è pubescente e i margini dei segmenti sono dentellati.
Infiorescenze in ombrella composta di enormi dimensioni, anche oltre 50 cm di Ø con 50-150 raggi lunghi fino a 30 cm; fiori di colore bianco o verde-giallastro con antere scure.
I frutti, prodotti in numero elevatissimo, polachenario (diachenio) con mericarpi (acheni) ovali, glabri o villosi, rugosi e alati, piatti di 6-18 x 4-10 mm, con (3)4(5) vitte nella parete esterna e due vitte più piccole nella parete interna. Dopo la fruttificazione le parti aeree muoiono, ma la pianta emette nuove gemme dal colletto.
Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Habitat: Suoli ricchi e umidi, margini dei boschi, scarpate umide, rive dei fiumi, margini stradali, incolti e aree di discarica.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile, è Heracleum sphondylium L. - Panace comune, perenne con pubescenza sparsa sul fusto, foglie e raggi dell'ombrella per setole aculeiformi; altezza non superiore a 2 metri, ombrelle di 20 cm di Ø composte da non più di 45 raggi lunghi sino a 12 cm, fiori con corolle bianco-rosate e frutti compressi, discoidali, piatti, glabri, cartacei e alati. Ciò che sicuramente rende impossibile confondere le 2 specie, sono le dimensioni imponenti di Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere da ῾Ηράκλειον Herácleion di Ercole (in greco antico ῾Ηρακλῆς Herakles, in latino Hercŭles): pianta citata da Teofrasto definendola πάνακες ῾Ηράκλειον pánakes Herácleion panacea di Ercole, indicandone le proprietà curative. Il nome della specie in onore di Paolo Mantegazza (1831-1910), fisiologo, antropologo, patriota e scrittore italiano, uno dei primi divulgatori delle teorie darwiniane in Italia
Proprietà ed utilizzi: Specie tossica
Questa specie costituisce un pericolo per la salute dell’uomo: tutta la pianta contiene furanocumarine fototossiche che a contatto con la pelle e ad esposizione dei raggi solari, provoca forti infiammazioni della pelle o estese formazioni di bolle che oltre ad essere estremamente dolorose, possono lasciare cicatrici permanenti.
La pianta è in grado di diffondersi con estrema rapidità. Produce ogni anno da 1 500 a 100 000 semi, che conservano la capacità di germinare per circa 7-15 anni e si propagano con il vento, attraverso i corsi d'acqua e attaccandosi al pelo degli animali. Anche le attività umane: abbandono di rifiuti verdi e movimento terra, hanno notevolmente contribuito alla diffusione della specie.
Note e Curiosità: Specie neofita, che in virtù dell'aspetto imponente e maestoso che assume all'epoca della fioritura è stata introdotta in Europa a scopo ornamentale a partire dalla prima metà del XIX secolo.
Le prime segnalazioni in Italia risalgono al 1899 a Sondrio e viene indicata come spontaneizzata dal 1906 in provincia di Firenze.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed. Edagricole, Bologna
Banfi E. & Galasso G. (2010) La Flora Esotica Lombarda. Museo di Storia Naturale di Milano. Regione Lombardia
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Scheda realizzata da Marinella Zepigi
marinella
Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier - Panace di Mantegazza
Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier
Val Formazza (VB), lug 2003
Foto di Attilio Marzorati
Avvicinarsi alla pianta senza proteggere la pelle è cosa da non fare: è pericoloso.
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Avvicinarsi alla pianta senza proteggere la pelle è cosa da non fare: è pericoloso.
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Re: Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier - Panace di Mantegazza
Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier
Valle di Breguzzo (TN), 1190 m, ago 2017
Foto di Mauro Felicioli
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Predazzo (TN), 1400 m, lug 2014
Foto di Paolo Lippe
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Marradi (FI), 500 m, ago 2014
Foto di Sergio Montanari
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