Ann. Bot. (Oxford) 106(1): 129 (2010)
Basionimo: Phalaris setacea Forssk.
Altri sinonimi: Pennisetum ruppelii B. Steud., Pennisetum phalaroideum Schult., nom. illeg., Pennisetum setaceum (Forssk.) Chiov., Pennisetum ruppellii Steud.
Poaceae
Penniseto allungato, Penniseto setaceo, Erba fontana
Deutsch: Afrikanisches Lampenputzergras
English: Crimson fountaingrass
Español: plumachillo, rabo de gato
Français: Herbe fontaine
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Erba perenne, cespitosa, con culmi da eretti ad arcuati, non ramificati o scarsamente ramificati, 3-10 dm di altezza.
Foglie strettamente lineari, lunghe sino a 3-4 dm, piatte o involute, con nervatura centrale prominente e bordi ruvidi al tatto, perlopiù glabre, ma occasionalmente hanno qualche pelo verso la base. Dove la guaina fogliare incontra la lamina fogliare vi sono ligule ciliate.
Pannocchia spiciforme, eretta lunga 8-32 cm. Le infiorescenze sono di colore rossastro, rosato o violaceo e sono costituite da diversi grappoli di spighette di fiori densamente compatti, sessili; le spighette sono riunite in grappoli di 1-3 spighette avvolte da numerose setole piumose, una di queste setole è significativamente più lunga delle altre 6-40 mm di lunghezza. Le spighette dei fiori fertili lunghe 4,5-6,5 mm, sono costituite da un fiore sterile inferiore e da un fiore fertile superiore.
Le spighette fiorali si staccano dal capolino integre, insieme alle setole circostanti.
I semi sono lisci di colore bruno-giallastro.
Tipo corologico: Paleosubtrop. - Entità della fascia subtropicale e tropicale dell'Africa e Asia.
Distribuzione: Pianta originaria dei territori aridi e semi aridi dell’Africa settentrionale e orientale e della penisola Arabica è stata introdotta a scopo ornamentale o per il consolidamento di scarpate e versanti; si è diffusa in vaste aree di tutti i continenti con effetti negativi sull’ambiente e sulla biodiversità, tali da richiedere interventi coordinati dagli Stati membri dell’Unione Europea, la specie è stata inserita tra le specie esotiche invasive di rilevanza unionale ai sensi del Regolamento UE 1143/14.
Habitat: luoghi molto disturbati, ambienti ruderali, bordi di strade, ferrovie; favorita da un efficientissimo sistema di dispersione: frutti provvisti di setole che sono principalmente dispersi dal vento e dall’acqua, ma anche dal bestiame e dai veicoli lungo le vie di comunicazione.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico dal greco κέγχρος cénchros miglio, grano di miglio e per similitudine ogni granaglia e tutto ciò che ricorda un grano di miglio per forma e dimensione. Il nome specifico da seta: setaceo, setoso, coperto da peli argentini
Note e Curiosità: È una specie invasiva in una vasta gamma di habitat naturali in tutto il mondo, forma popolamenti monospecifici in forte competizione con le specie vegetali autoctone. La sua presenza, oltre a un aumento del rischio di incendi, a causa della sua natura altamente infiammabile, comporta una riduzione dello spazio e della luce disponibile nonché una diminuzione delle risorse idriche e nutritive, a discapito delle altre piante.
Quest'erba non è appetita dal bestiame.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Weeds of Australia
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi