Sp. Pl., ed. 4(2): 1052 (1806)
Basionimo: Mimosa longifolia Andrews - Bot. Repos. t. 207 (1808)
Altri sinonimi: Acacia longifolia (Andrews) Willd. FO sophorae (Labill.) Siebert & Voss (incl.), Acacia longifolia (Andrews) Willd. V sophorae (Labill.) F.Muell. ex Benth., Acacia longifolia (Andrews) Willd. V sophorae (Labill.) F.Muell., nom. inval., Acacia longifolia (Andrews) Willd. subsp. sophorae (Labill.) Court, Acacia sophorae (Labill.) R.Br. (incl.), Acacia longifolia (Andrews) Willd. subsp. sophorae (Labill.) Court (incl.), Acacia longifolia (Andrews) Willd. V sophorae (Labill.) F.Muell. ex Benth. (incl.), Acacia longifolia (Andrews) Willd. V sophorae (Labill.) F.Muell., nom. inval. (incl.), Cuparilla sophorae (Labill.) Raf. (incl.), Mimosa sophorae Labill. (incl.), Phyllodoce sophorae (Labill.) Link (incl.), Racopsrema longifolium (Andrews) Pedley, Racosperma sophorae (Labill.) Mart. (incl.), Acacia longifolia (Andrews) Willd. FO sophorae (Labill.) Siebert & Voss, Acacia sophorae (Labill.) R.Br., Cuparilla sophorae (Labill.) Raf., Mimosa sophorae Labill., Phyllodoce sophorae (Labill.) Link, Racosperma sophorae (Labill.) Mart.
Fabaceae
Acacia longifoglia, Deutsch: Langblättrige Akazie
English: Long-leaved wattle, Sydney golden wattle
Español: Aroma doble
Français: Mimosa à longues feuilles
Forma Biologica: P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Arbusto o albero eretto, alto 1,5–10 m, con corteccia liscia o finemente fessurata, grigiastra; rami giovani di colore verde o verde-rossastro e inclinati verso le punte, glabri o scarsamente ricoperti di peli appressati.
Fillodi alternati, di colore verde brillante o verde scuro, da lineari a ellittici, ± diritti o talvolta leggermente ricurvi, lunghi 5-20 cm, larghi 5-30 mm, acuti o arrotondati-ottusi, a volte bruscamente contratti all'apice in un corto mucrone, con 2-4 nervi primari longitudinali prominenti, nervi secondari paralleli ai primari, spesso anastomizzati, prominenti; ghiandola basale o quasi; pulvino basale lungo 3-5 mm presente.
Infiorescenze formate da uno o due capolini all’ascella dei fillodi, più o meno sessili, con bratteole caduche, a forma di cappuccio, lunghe 0,3-0,5 mm, con margini ciliati.
Capolini cilindrici lunghi 2–5 cm e larghi 7 mm.
Fiori 4-meri con sepali uniti, glabri, di colore giallo limone o dorato.
Il frutto è un legume molto allungato, lungo 40-150 mm e largo 3-10 mm di forma cilindrica o quasi, a volte moniliforme, ristretto tra i semi, inizialmente di colore verde, marrone e coriaceo o cartaceo a maturazione, glabro o scarsamente peloso, contenente 4-10 semi.
Semi neri longitudinali, ellittici, lunghi 4-6 mm, lucidi; funicolo piegato più volte in un arillo laterale arancione e carnoso.
Tipo corologico: Australia - Australia.
Distribuzione: E' originaria dell'Australia sud orientale.
Ora è ampiamente naturalizzata nelle zone caldo temperate di tutti i continenti, incluse le zone occidentali dell'Australia dove è considerata invasiva.
Habitat: Cresce naturalmente in una vasta gamma di comunità tra cui brughiere, boschi e foreste ad alto fusto, lungo ruscelli, vicino a paludi o in siti disturbati. La sottospecie sophorae cresce in zone costiere. In Sud Africa cresce negli arbusti di fynbos, nei boschi e lungo i corsi d'acqua, mentre in California cresce in luoghi disturbati nelle zone costiere sabbiose.
Sistematica e possibili confusioni: Nel genere Acacia sono allo stato attuale comprese 1082 specie, di cui 1073 sono per lo più endemiche dell'Australia continentale, la Tasmania e le isole vicine; circa 20 taxa si trovano come autoctone al di fuori dell'Australia, nel sud-est asiatico e nelle isole del Pacifico; 1 sola specie è originaria delle Isole Mascarene nell'Oceano Indiano.
Fino a non molti anni fa erano inclusi nel genere Acacia numerosi taxa dell'emisfero australe con caratteristiche morfologiche non dissimili. Recenti studi hanno dimostrato che tale inclusione creava un genere polifiletico. Il genere è stato così suddiviso in 5 generi monofiletici: Acacia (ma originariamente Racosperma), Acaciella, Vacchellia, Senegallia e Mariosousa. Poiché il tipo dell'originario genere Acacia appartiene ora al genere Vacchellia ma la maggior parte delle specie appartengono al genere a cui era stato attribuito il nome di Racosperma, durante l'International Botanical Congress (IBC) tenutosi a Vienna nel 2005 fu deciso di ritenere il nome Acacia per il gruppo monofiletico più numeroso ritipificando il genere.
Si distingue per i suoi fillodi con prominenti vene anastomizzate, margini lisci, cospicua ghiandola basale e infiorescenza cilindrica comunemente giallo limone. Può essere confusa con altre specie nei luoghi d’origine ma la forma dell’infiorescenza la rende inconfondibile tra le specie naturalizzate in Italia.
In Australia vengono riconosciute due sottospecie:
la sottospecie nominale, diffusa in zone più interne e che sta naturalizzando anche fuori dalle sue zone di origine in Australia;
Acacia longifolia subsp. sophorae (Labill.) Court presente principalmente lungo la fascia costiera.
Si distinguono essenzialmente perché la prima ha fillodi più lunghi e stretti, flessibili e legumi più dritti, la seconda ha fillodi spesso carnosi e legumi contorti e arrotolati, ma l’autonomia delle due sottospecie non è riconosciuta da tutti gli autori e non è chiaro quale sia la sottospecie che sta spontaneizzando altrove.
Per una chiave delle specie incluse nella checklist italiana si veda la chiave contenuta nella scheda di Acacia dealbata Link
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Acacia: dal nome greco ακακια acacía (raddoppiamento di ακέ ακις acé acís ago, punta, spina) con cui Teofrasto e Dioscoride indicavano una specie di Acacia egiziana
longifolia: (Acacia, Acanthus, Bupleurum, Cephalantera, Colchicum, Encephalartos, Knautia, Mentha, Nolina, Physalis, Tephroseris, Verbascum, Agrostis, Antennaria, Arabis, Aristolochia, Artemisia, Astragalus, Avena, Campanula, Carex) da longus lungo e da folium foglia: dalle lunghe foglie
Proprietà ed utilizzi:
Le specie del genere Acacia sono ampiamente coltivate per la produzione di legname, di tannino e di oli essenziali; vengono inoltre ampiamente utilizzate a scopo ornamentale e per i fiori recisi. Molti taxa sono naturalizzati, spesso considerati invasivi.
Gli aborigeni australiani nel corso di migliaia di anni hanno sviluppato una conoscenza dettagliata delle acacie e le hanno utilizzate come cibo e medicine, per fabbricare utensili, armi e strumenti musicali, come legna da ardere e per produrre colle, spago, tinture, sandali e ornamenti. Il boomerang è costruito in legno di Acacia.
Principali Fonti
WATTLE, Acacias of Australia. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://apps.lucidcentral.org/wattle/te ... index.html,
Weeds of Australia. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://keyserver.lucidcentral.org/weed ... /index.htm
Flora of Australia. Australian Biological Resources Study, Canberra. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://profiles.ala.org.au/opus/foa
Orchard A.E.& Wilson A.J.G.(eds.) (2001). Flora of Australia, Volume 11A & 11B (set) - Mimosaceae - Acacia part 1 & 2.Australian Biological Resources Study, Canberra.
POWO. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://powo.science.kew.org/taxon/470782-1
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Galasso G. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Plant Biosystems 152(3): 556-592
Scheda realizzata da Daniela Longo
