Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl. - Acacia saligna

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Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl. - Acacia saligna

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Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl.
Comm. Acaciis aphyllis: 26 (1820)

Basionimo: Mimosa saligna Labill. - Nov. Holl. Pl. 2: 86, t. 235 (1806)
Altri sinonimi: Acacia cyanophylla Lindl., Racosperma salignum (Labill.) Pedley

Fabaceae

Acacia saligna, Deutsch: Weidenblatt-Akazie
English: Golden wreath wattle
Español: Acacia azul
Français: Mimosa bleuâtre


Forma Biologica: P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.

Descrizione: Arbusto o albero alto 1–10 m, formante spesso polloni, a vita relativamente breve (10-20 anni), con corteccia grigia, liscia o finemente fessurata, talvolta ruvida e solcata e rami leggermente flessuosi, talvolta pruinosi, lisci e glabri, di colore verde o verde-rossastro.
Fillodi alterni, da verde chiaro a verde-bluastro, glabri, con nervatura centrale prominente e finemente penninervi, da patenti a penduli, di forma e dimensioni variabili, da lineari a lanceolati, da dritti a falcati, da sottili e flessibili a spessi e un po' coriacei, in genere acuti, generalmente lunghi 10–25 cm e larghi 5–35 mm, spesso più larghi nei rami bassi o in piante giovani e spesso con margini ondulati; pulvino molto corto, rugoso, lungo 1-2 mm e una ghiandola ± disciforme, larga 1–2 mm, posta 0–3 mm sopra il pulvino.
Infiorescenze ascellari alterne, in racemi lunghi 2–60 mm glabri, con peduncoli lunghi 5-15 mm, glabri e 2-10 capolini; gemme da ottuse ad acute o acuminate, lunghe 2-7 mm racchiuse da brattee imbricate, con cicatrici di brattee evidenti all'antesi.
Capolini contenenti solitamente 25-55 fiori.
Fiori 5-meri con sepali quasi completamente uniti, di colore da giallo dorato a giallo limone.
Il frutto è un legume stretto e molto allungato, lungo 50-140 mm e largo 4-6 mm, glabro, coriaceo e appiattito, poco ristretto tra i semi, da dritto a fortemente curvo, verde e pruinoso da giovane e marrone chiaro a maturazione, contenenti 4-10 semi.
Semi longitudinali, da oblunghi a leggermente ellittici, lunghi 5–6 mm, lucidi, da marrone scuro a nero; arillo giallastro, carnoso e clavato.

E’ una specie altamente polimorfica comprendente più di un taxon (probabilmente infraspecifici); è attualmente in fase di revisione tassonomica. A giudicare dai criteri morfologici si riconoscono quattro varianti principali, di cui sono comunemente coltivate: una forma è eretta e snella, mentre l'altra è densa e bassa con rami penduli fino al suolo.

Tipo corologico: Australia - Australia.

Distribuzione: Diffusa e spesso comune nell'Australia occidentale sudoccidentale, è naturalizzata in Australia meridionale e orientale e in Tasmania.
E’ naturalizzata in Medio Oriente e penisola arabica, in India e Pakistan, in molti paesi del continente africano, in Sud America, a Mauritius, in Nuova Zelanda, in California e Florida e in quasi tutti i paesi del bacino mediterraneo. In questi ultimi paesi e in Sud Africa è considerata una pericolosa invasiva.

Una serie di fattori contribuiscono a rendere questa specie invasiva, in particolare sembra che sia particolarmente favorita da precipitazioni medie (750-1250 mm all'anno), ma si diffonde anche in zone aride con precipitazioni annue inferiori a 500 mm, è una specie a crescita rapida, resistente alla siccità che si diffonde sia per polloni radicali che per seme, e mancano i patogeni fungini e i predatori invertebrati presenti nei luoghi d'origine.

Habitat: Nei luoghi d’origine cresce in una varietà di habitat, compresi i terreni sabbiosi poveri costieri, terreni argillosi, affioramenti granitici e sabbie profonde associate a corsi d’acqua.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: Nel genere Acacia sono allo stato attuale comprese 1082 specie, di cui 1073 sono per lo più endemiche dell'Australia continentale, la Tasmania e le isole vicine; circa 20 taxa si trovano come autoctone al di fuori dell'Australia, nel sud-est asiatico e nelle isole del Pacifico; 1 sola specie è originaria delle Isole Mascarene nell'Oceano Indiano.

Fino a non molti anni fa erano inclusi nel genere Acacia numerosi taxa dell'emisfero australe con caratteristiche morfologiche non dissimili. Recenti studi hanno dimostrato che tale inclusione creava un genere polifiletico. Il genere è stato così suddiviso in 5 generi monofiletici: Acacia (ma originariamente Racosperma), Acaciella, Vacchellia, Senegallia e Mariosousa. Poiché il tipo dell'originario genere Acacia appartiene ora al genere Vacchellia ma la maggior parte delle specie appartengono al genere a cui era stato attribuito il nome di Racosperma, durante l'International Botanical Congress (IBC) tenutosi a Vienna nel 2005 fu deciso di ritenere il nome Acacia per il gruppo monofiletico più numeroso ritipificando il genere.

Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl. è superficialmente simile, ma apparentemente non strettamente imparentata, con Acacia pycnantha Benth., che differisce in modo significativo per l'assenza di brattee basali del racemo; A. pycnantha ha anche assi e peduncoli dei racemi più robusti, racemi più lunghi e con un numero maggiore di capolini, fillodi sempre falcati, con basi attenuate, pulvini più lunghi e ghiandole più piccole.

Per una chiave delle specie incluse nella checklist italiana si veda la chiave contenuta nella scheda di Acacia dealbata Link

Sebbene Acacia provincialis A.Camus sia stato descritta come un ibrido da giardino tra Acacia retinodes Schltdl. e Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl., ciò non è corretto; si veda qui per maggiori dettagli.

Tassonomia filogenetica

Immagine


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Etimologia: Acacia: dal nome greco ακακια acacía (raddoppiamento di ακέ ακις acé acís ago, punta, spina) con cui Teofrasto e Dioscoride indicavano una specie di Acacia egiziana
saligna: da sálix salice:[*](Acacia/ Mimosa/ Racosperma, Apocynum, Asplenium, Aster, Buddleja, Callistemon, Eucalyptus, Lactuca, Podocarpus, Senecio, Solanum, Symphyotrichum ×, Tetragonia) simile al salice, con foglie da salice[*](Tremella) funghi che vegetano a spese dei salici[/list]

Proprietà ed utilizzi:
Le specie del genere Acacia sono ampiamente coltivate per la produzione di legname, di tannino e di oli essenziali; vengono inoltre ampiamente utilizzate a scopo ornamentale e per i fiori recisi. Molti taxa sono naturalizzati, spesso considerati invasivi.

Gli aborigeni australiani nel corso di migliaia di anni hanno sviluppato una conoscenza dettagliata delle acacie e le hanno utilizzate come cibo e medicine, per fabbricare utensili, armi e strumenti musicali, come legna da ardere e per produrre colle, spago, tinture, sandali e ornamenti. Il boomerang è costruito in legno di Acacia.

Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl. è una specie a crescita rapida, molto adattabile e aggressiva, resistente alla siccità.
Per questo è ampiamente coltivata in Australia come pianta ornamentale, lungo le strade, per la stabilizzazione delle dune di sabbia, per fornire colture di legno e foraggio su larga scala e commercialmente valide e per altre attività di rivegetazione, tuttavia ora c'è una maggiore consapevolezza del suo potenziale infestante.
E’ anche una delle infestanti più gravi in Sud Africa, dove è stata osservata dominare e trasformare intere comunità vegetali, nel fynbos, nei boschi e nelle comunità costiere di dune sabbiose, ma anche i bordi stradali e i corsi d'acqua, diminuendo talvolta l'acqua disponibile per l'irrigazione. Tuttavia, la recente introduzione di un agente di controllo biologico dall'Australia, il fungo della ruggine Uromycladium tepperianum, ha avuto un discreto successo nel controllo di questa specie, riducendone la popolazione in alcune aree al 5-10% della sua densità originaria.

E’ ampiamente coltivata (conservativamente si calcolano oltre 300.000 ettari a livello mondiale) per vari usi: come frangivento, per la riabilitazione di siti minerari di carbone e sabbie minerali e di terreni incolti, per la stabilizzazione del suolo e delle dune di sabbia e per il controllo della salinità delle zone aride, come legna da ardere, per la produzione di foraggio per ovini nelle regioni con precipitazioni annuali di 350-500 mm.

Principali Fonti
WATTLE, Acacias of Australia. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://apps.lucidcentral.org/wattle/te ... index.html,
Weeds of Australia. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://keyserver.lucidcentral.org/weed ... /index.htm
Flora of Australia. Australian Biological Resources Study, Canberra. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://profiles.ala.org.au/opus/foa
Orchard A.E.& Wilson A.J.G.(eds.) (2001). Flora of Australia, Volume 11A & 11B (set) - Mimosaceae - Acacia part 1 & 2.Australian Biological Resources Study, Canberra.
POWO. Disponibile on line (data di consultazione: 03/02/2023). https://powo.science.kew.org/taxon/471383-1
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Galasso G. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Plant Biosystems 152(3): 556-592


Scheda realizzata da Daniela Longo
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Fabaceae: Acacia saligna
Vallone dell'acqua, Lampedusa (AG), apr 2017
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Fabaceae: Acacia saligna
Vallone dell'acqua, Lampedusa (AG), apr 2017
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Due forme diverse vicine: cespuglio eretto con fillodi coriacei, verde-bluastro, larghi e cespuglio a rami penduli e fillodi chiari, stretti e penduli
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Favignana (TP), apr 2012
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Una brattea e numerose cicatrici di brattee cadute
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Fabaceae: Acacia saligna
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Bari (BA), 5 m, lug 2011
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Pantelleria (TP), 70 m, mag 2009
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