in Mitt. Bot. Staatssamml. München 8: 541 (1969)
Draba sauteri Auct. Fl. Ital.
Brassicaceae
Draba dele Dolomiti, Deutsch: Dolomiten-Felsenblümchen
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 1 – 4 cm
Foglie: lunghe 15 – 25 mm e larghe 1,5 – 4 mm di forma spatolata, allargate nella metà apicale, tutte raccolte in rosetta basale e cigliate sul bordo.
Fiore: L’infiorescenza è caratterizzata da 2 – 6 fiori con Ø compreso fra 3 e 5 mm e petali di colore giallo pallido. Stilo breve 0,5-1,3mm.
Frutto: Siliquetta di 3,5-7 mm, strettamente ovata, glabra, stilo 0,3-0,8 mm
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Distribuzione: Presente in Veneto, Lombardia e TAA. E’ una rarissima specie endemica delle alpi centro-occidentali, dalle quali irradia su alcuni massicci calcarei esterni, siti più a nord e più ad ovest; diffusa dall’ampezzano al Tonale, che vive su rocce basiche di vario chimismo (predilige Dolomia con componente marnoso-terrigena) nei macereti, soprattutto in creste ventose con scarso innevamento (Dal Pozzo, Argenti & Lasen 2016).
Habitat: Pietraie, fessure delle rupi, creste sommitali esposte a forti venti da 2600 a 3180 metri. Substrato calcareo-dolomitico e calcareo-siliceo. Ha una certa preferenza per i substrati terrigeni, non prettamente dolomitici, come il Rosso Ammonitico e la Formazione di Travenanzes (ex Raibl).
Sistematica e possibili confusioni: Specie descritta da Karl Peter Buttler (1942-2018) nel 1969, in precedenza confusa con Draba sauteri.
Pignatti 2' edizione Vol II pag. 968 : "Draba dolomitica Buttler (= Draba sauteri auct. Fl. ital non hoppe)....
Scoperta da Facchini al passo delle Cirelle e da questi identificata come Draba sauteri Hoppe e ripresa da tutti gli Autori successivi; ristudiata da Buttler (1969) si rivelò ben distinta.
Si distingue dalla congenere Draba hoppeana Rchb. - Draba di Hoppe di cui condivide in parte l' habitat, per il colore giallo pallido dei petali.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco δράβη drábe nome di una pianta in Dioscoride, forse Cardaria draba o Lepidium draba; Secondo Linneo (Phil. bot.) δράβη significa aspro, pungente, con riferimento al sapore delle foglie; lo specifico deriva dal locus dove è stata rinvenuta originariamente.
Note e Curiosità: È uno degli endemismi nobili e localizzati della flora del Parco naturale delle dolomiti d’Ampezzo e una delle poche specie propriamente definibili di “nunatak”, in quanto non scende mai al di sotto di certe quote (2600 m s.l.m.).
Attenzione: Grado di minaccia: nella lista rossa della Provincia di Belluno
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Principali Fonti
Wikipedia - L'enciclopedia libera e collaborativa.
Flora d'Italia, II ed.Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Flora Alpina pubblicazione Aeschimann D. & al. (2004) Flora Alpina. Zanichelli editore, Bologna
Atlante floristico Dolomiti d’Ampezzo, Da Pozzo, Argenti, Lasen
Flora del Veneto ed.2019, B. Pellegrini, C. Argenti, F. Prosser, G. Perazza, R. Masin, S. Scortegagna, S. Tasinazzo
Flora del Trentino, F.Prosser, A.Bertolli, F.Festi, G.Perazza
Piera Pellizzer