Fl. Gall.: 725 (1807)
Triglochin bulbosa L. subsp. barrelieri (Loisel.) Rouy, Triglochin bulbosa L.
Juncaginaceae
Giuncastrello di Barellier, Deutsch: Knolliger Dreizack
English: Barrelier's Arrowgrass
Español: Cinta de agua
Français: Troscar de Barrelier
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea, non rizomatosa, alta circa 30 cm, fusto semplice con bulbo tubero alla base da cui emergono 4-7(18) foglie a lamina e 2-7 infiorescenze disposte lateralmente.
Tuberobulbo di circa 12 mm di Ø, molto fibroso con fibre fino a 0,8 mm di Ø, corte, rigide, appuntite, nerastre o violacee.
Foglie di 7-35 cm, semicilindriche, finemente striate, canalicolate, generalmente più corte del fusto, raramente quelle esterne ridotte ad una guaina membranosa; guaina che circonda lo scapo aperta in tutta la sua lunghezza, con margini saldati all'apice formanti una ligula, allargata alla base, membranacea, con 10-16 nervi prominenti; ligula di 1,5 - 2 mm.
Infiorescenza in spiga densa, racemo che si allunga dopo la fioritura, fiori sessili all'antesi, con pedicelli arcuati, arretrati rispetto all'asse dell'infiorescenza, alla fruttificazione, uguali o più lunghi delle foglie. Tepali membranacei, di colore verdastro o violaceo. Antere reniformi, gialle o porpora, ma con polline giallo.
Frutti conici o subcilindrici, eretti, ascendenti, più grossi alla base che all'apice con 3 mericarpi sviluppati (4) 6-9 × 0,7-1 mm, piano-convessi, con nervatura ventrale molto evidente, nerastri a maturità. Semi di 3-4,5 x 0,4-0,5 mm, subcilindrici, lisci, giallastri.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Distribuzione: Le piante appartenenti a questo genere vivono in ecosistemi acquatici, salini o d'acqua dolce, di quasi tutto il mondo.
Habitat: Ambienti salati costieri (saline), prati umidi salmastri lungo i litorali, paludi salmastre, suoli fangosi.
Sistematica e possibili confusioni: Con il genere Triglochin L., Linneo torna al nome di C. Bauhin (1623)*, che chiama Triglochin palustris L. Gramen junceum spicatum seu triglochin; senza dubbio, a causa del frutto, che spesso ha solo tre mericarpi sviluppati.
Secondo il ICBN, art. 62.2.(b), Indipendentemente dal fatto che il genere di Triglochin L. fosse trattato originariamente come neutro, è femminile per tradizione.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco τρέις tréis tre e da γλωχιν glochin punta: per il frutto costituito da tre carpelli terminanti in una punta; il nome specifico è dedicato a Jacques Barrelier (Jacopus Barrelierus 1606-1673), domenicano di Parigi, che erborizzò nell'Europa mediterranea e creò un giardino botanico a Roma nel convento di San Sisto.
Note e Curiosità: *C.Bauhin è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Gaspard Bauhin o Caspar Bauhin, medico e botanico franco-svizzero. A lui si deve l'introduzione nella tassonomia della nomenclatura binomiale, che fu poi adottata da Linneo nel suo sistema di classificazione scientifica.
Se volete approfondire l'argomento vi invito alla lettura di Gaspard Bauhin, la nomenclatura binomiale e il genere Bauhinia
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Bennet A. (1900) Flora Capensis, Vol 7, pagina 41
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Pubblicazione della Carnegie Institution di Washington. : pagina 215
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
