Euphorbia esula L. - Euforbia acre
Moderatori: Marinella Zepigi, Anja
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Euphorbia esula L. - Euforbia acre
Euphorbia esula L.
Sp. Pl.: 461 (1753)
Euphorbia italica Sommier, Euphorbia saratoi Ardoino, Euphorbia triumfettii Bertol., Euphorbia androsaemifolia Willd., Tithymalus androsaemifolius (Willd.) Samp., Tithymalus esula (L.) Hill
Euphorbiaceae
Euforbia acre, Deutsch: Esels-Wolfsmilch
English: Green spurge, leafy spurge
Español: Esula mayor
Français: Euphorbe ésule, euphorbe âcre
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, laticifera, alta 30-100 cm, con rizoma esile, flessuoso.
Fusti robusti, eretti o ascendenti, un po' legnosi alla base, da semplici a molto ramosi; rami spesso terminanti con piccole ombrelle.
Foglie alterne da lineari-spatolate a obovate, di colore verde-grigiastro, normalmente di 2-8 x 40-60 mm, intere, ristrette alla base o cuneate, con apice acuto, ottuso, arrotondato o emarginato. Foglie cauline sterili più grandi, normalmente > 3-4 cm di lunghezza con stomi uniformi o assenti nella pagina superiore.
Infiorescenza a pleiocasio (pseudo-ombrella) biforcata con 7-13 raggi.
Brattee pleiocasiali più corte e larghe rispetto alle foglie più vicine; le brattee dicasiali rombiche, triangolari o reniformi con base cordata o cuneata e apice ottuso o arrotondato, talvolta mucronate.
Ciazio ermafrodita, subsessile o con peduncolo di 1-3 mm, glabro, talvolta peloso alla base.
Ghiandole periferiche semilunate, reniformi, con 2 brevi appendici (cornetti) spesse e corte di 0,6 mm, non dilatate verso l'apice.
Il frutto è un coccario (capsula schizocarpica tricocca) di 3-4 x 2,5-3,2 mm, subovoide, con cocchi arrotondati, granulati nel dorso.
Semi di 2-2,5 x 1,4-1,7 mm, subovoidi, lisci, bruno-rossastri a maturità, con caruncola terminale, tronco-conica.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: prati, margini boschivi, argini, margini di strade, coltivi, dal livello del mare a 1000 m circa.
Sistematica e possibili confusioni: Specie polimorfa sia per Il colore della pianta, che varia dal giallastro al verde scuro, che per la forma delle foglie.
Le differenze con altre specie simili non sono sempre evidenti.
In italia sono presenti due sottospecie:
Euphorbia esula L. subsp. esula : foglie prive di stomi con ampia superficie superiore generalmente <10. Ombrella terminale spesso con più di 10 raggi.
Euphorbia esula L. subsp. tommasiniana (Bertol.) Kuzmanov.:foglie più o meno lanceolate con larghezza massima verso la base (2)5-10x20-50 mm. Ghiandole con appendici (cornetti) all'apice, dilatate a clava e spesso bilobe. Semi di colore violetto scuro.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere (e della famiglia) deriva dal medico greco del I° secolo a.C.: Euphorbos, che fece uso del latice prodotto da queste piante nei suoi preparati.
Il nome specifico deriva dal latino exsul=esule, fuoriuscito, ramingo.
Proprietà ed utilizzi: Specie tossica
Il latice contenuto nei fusti e nelle foglie di tutte le Euphorbia è un liquido molto irritante a contatto con la pelle e in particolar modo per gli occhi. Per le sue proprietà caustiche era usato in passato per bruciare calli e verruche e con i semi, dopo averli schiacciati, si produceva un succo oleoso utilizzato come forte purgante.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Tison J. M., de Foucault B. (2014) Flora Gallica - Flore de France, Biotope Editions, Mèze - France
Sel. Reader's Digest - Fiori spontanei d'Italia - rist. 1989
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
SISTEMA INFORMATIVO SULLA FLORA DELLA VAL ROSANDRA (S.DORLIGO DELLA VALLE, TRIESTE
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Sp. Pl.: 461 (1753)
Euphorbia italica Sommier, Euphorbia saratoi Ardoino, Euphorbia triumfettii Bertol., Euphorbia androsaemifolia Willd., Tithymalus androsaemifolius (Willd.) Samp., Tithymalus esula (L.) Hill
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Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, laticifera, alta 30-100 cm, con rizoma esile, flessuoso.
Fusti robusti, eretti o ascendenti, un po' legnosi alla base, da semplici a molto ramosi; rami spesso terminanti con piccole ombrelle.
Foglie alterne da lineari-spatolate a obovate, di colore verde-grigiastro, normalmente di 2-8 x 40-60 mm, intere, ristrette alla base o cuneate, con apice acuto, ottuso, arrotondato o emarginato. Foglie cauline sterili più grandi, normalmente > 3-4 cm di lunghezza con stomi uniformi o assenti nella pagina superiore.
Infiorescenza a pleiocasio (pseudo-ombrella) biforcata con 7-13 raggi.
Brattee pleiocasiali più corte e larghe rispetto alle foglie più vicine; le brattee dicasiali rombiche, triangolari o reniformi con base cordata o cuneata e apice ottuso o arrotondato, talvolta mucronate.
Ciazio ermafrodita, subsessile o con peduncolo di 1-3 mm, glabro, talvolta peloso alla base.
Ghiandole periferiche semilunate, reniformi, con 2 brevi appendici (cornetti) spesse e corte di 0,6 mm, non dilatate verso l'apice.
Il frutto è un coccario (capsula schizocarpica tricocca) di 3-4 x 2,5-3,2 mm, subovoide, con cocchi arrotondati, granulati nel dorso.
Semi di 2-2,5 x 1,4-1,7 mm, subovoidi, lisci, bruno-rossastri a maturità, con caruncola terminale, tronco-conica.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: prati, margini boschivi, argini, margini di strade, coltivi, dal livello del mare a 1000 m circa.
Sistematica e possibili confusioni: Specie polimorfa sia per Il colore della pianta, che varia dal giallastro al verde scuro, che per la forma delle foglie.
Le differenze con altre specie simili non sono sempre evidenti.
In italia sono presenti due sottospecie:
Euphorbia esula L. subsp. esula : foglie prive di stomi con ampia superficie superiore generalmente <10. Ombrella terminale spesso con più di 10 raggi.
Euphorbia esula L. subsp. tommasiniana (Bertol.) Kuzmanov.:foglie più o meno lanceolate con larghezza massima verso la base (2)5-10x20-50 mm. Ghiandole con appendici (cornetti) all'apice, dilatate a clava e spesso bilobe. Semi di colore violetto scuro.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere (e della famiglia) deriva dal medico greco del I° secolo a.C.: Euphorbos, che fece uso del latice prodotto da queste piante nei suoi preparati.
Il nome specifico deriva dal latino exsul=esule, fuoriuscito, ramingo.
Proprietà ed utilizzi: Specie tossica
Il latice contenuto nei fusti e nelle foglie di tutte le Euphorbia è un liquido molto irritante a contatto con la pelle e in particolar modo per gli occhi. Per le sue proprietà caustiche era usato in passato per bruciare calli e verruche e con i semi, dopo averli schiacciati, si produceva un succo oleoso utilizzato come forte purgante.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
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" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Zola Predosa (BO), 70 m, mar 2017 - apr 2017
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Zola Predosa (BO), 70 m, mar 2017 - apr 2017
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