Sp. Pl.: 112 (1753)
Plantago sinuata Lam., Plantago winteri Geisenh., Plantago major L. subsp. pleiosperma Pilg., Plantago major L. subsp. sinuata (Lam.) Negodi, Plantago major L. subsp. winteri (Wirtg. ex Geisenh.) W. Ludw., Plantago major L. subsp. intermedia (Godr.) Lange
Plantaginaceae
Piantaggine maggiore, Cinquenervia, Deutsch: Breitwegerich
English: Englishman's Foot, White Man's Foot, Common plantain
Español: Llánten mayor
Français: Grand plantain
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea con corto rizoma e numerose radichette sottili, con uno o più scapi fiorali eretti o ascendenti oppure ginocchiati in basso e poi ascendenti; altezza 10÷30 cm.
Le foglie esclusivamente basali, formano rosetta e sono appressate al suolo, hanno forma ovale o ellittica allargata che si restringe alla base in un picciolo che inguaina il rizoma alla sua inserzione; hanno apice ottuso, ma talvolta acuto, superficie glabra o raramente appena pubescente, con nervature che si mantengono parallele al margine incontrandosi al picciolo e all'apice.
L'infiorescenza è cilindrica a spiga, di colore verde-giallo-ruggine, all'apice dello scapo composta da numerosi minuscoli fiori ermafroditi, con calice diviso in 4 sepali ovali saldati alla base, corolla membranosa, tubolare divisa alla fauce in 4 lobi patenti e scariosi, con 4 stamie le grosse antere che sporgono dalla corolla. Brattee fiorali verdi sul dorso.
Il frutto è una capsula ovale-oblunga, detta pissidio, con deiscenza circumscissile, racchiusa nel calice e nella corolla, che contiene 4÷25 semi scuri e rugosi.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Distribuzione: Comune in tutto il territorio.
Habitat: Comune lungo i sentieri e le vie, negli incolti, tra le macerie, talora nei campi, su terreni umidi e ricchi di nitrati; 0÷1500 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Sottospecie presenti in Italia
Plantago major L. subsp. major, che si distingue per capsula ovoide attenuata all'apice a 4÷10 semi, sovente a maturità + lunga di 1,2 mm.
Plantago major subsp. pleiosperma Pilg., che si distingue per capsula con + di 10 semi, che raramente supera 1,2 mm.
Plantago major subsp. sinuata (Lam.) Negodi.
Plantago major subsp. winteri (Geisenh.) W. Ludw.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino "planta" = pianta (dei piedi) perché le foglie hanno in qualche specie la forma della pianta dei piedi e vivono nelle zone calpestate. Interessanti sono i nomi dati dagli indiani d’America a Plantago major sono : Englishman's Foot, White Man's Foot. Insomma, dove arriva l’uomo bianco cresce la Piantaggine.
Proprietà ed utilizzi:

Costituenti principali: allantonina, apigenina, aucubina, baicaleina, vitamina C, acido linoleico, acido oleanolico, acido silicico, sorbitolo e tannino.
Erba astringente, diuretica, espettorante, facilita la guarigione ed è efficace contro le infezioni batteriche.
Per uso interno in caso di diarrea, emorroidi, cistite, bronchite, catarro, sinusite, febbre da fieno, infezioni dell'orecchio, tosse secca.
Per uso esterno in caso di ferite, punture d'insetti, ulcere, infiammazioni dell'occhio, herpes zoster, emorroidi e ulcere varicose, per curare le affezioni del cavo orale e per alleviare il mal di denti, ma anche per curare eritemi, scottature e irritazioni cutanee.
Quest'erba spesso viene impiegata per moderare gli effetti irritanti delle erbe che contengono olii volatili.
Utile per normalizzare le pelli secche e disidratate.
In cucina si utilizzano le foglie giovani aggiunte ad altre erbe per insalate e contorni con effetto rinfrescante per l'organismo.
La pianta fornisce cibo per i bruchi di farfalla, conigli, cervi e galli cedroni, i semi sono apprezzati dagli uccelli.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
JAUZEIN P. Flore des champs cultivés, INRA, Paris. 1995
AGRADI A., REGONDI S., ROTTI G., 2005. Conoscere le piante medicinali. Mediservice, Cologno Monzese (MI).
P. M. GUARRERA - Usi e tradizioni della flora italiana
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Marinella Zepigi & Giuliano Salvai, nota di etimologia a cura di Alessando Alessandrini
Plantago major L.
Foto di Giuliano Salvai