Bot. Zhurn. (Moscow & Leningrad) 101(1): 89 (2016)
Basionimo: Calamintha granatensis Boiss. & Reut. - Pugill. Pl. Afr. Bor. Hispan. : 94 (1852)
Altri sinonimi: Calamintha alpina (L.) Lam., Calamintha patavina (L.) Host, Calamintha pseudacinos Lacaita, Satureja alpina (L.) Scheele, Thymus alpinus L., Acinos alpinus (L.) Moench, Clinopodium alpinum (L.) Kuntze, Clinopodium minae (Lojac.) Peruzzi & F. Conti, Clinopodium alpinum (L.) Kuntze subsp. nebrodense (A. Kern. & Strobl) Bartolucci & F. Conti
Lamiaceae
Clinopodio meridionale, Acino meridionale, Acino dell'Etna, Deutsch: Alpen–Steinquendel
English: Rock thyme
Español: Acino alpino, albahaca agreste
Français: Sarriette des Alpes
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta erbacea perenne 5-40 (50) cm con radice a fittone sottile e radici secondarie molto sviluppate, fusti lignificati alla base prostrati poi ascendenti tetragoni con due coste più strette e solcate longitudinalmente, verdi o rossastri pubescenti con pelosità più evidente su facce alterne.
Foglie opposte, patenti, portate da un breve picciolo irsuto, con lamina da ovata a ellittico-oblanceolata (5-15 mm), con apice acuto e margine cigliato, spesso revoluto verso il basso e con pochi dentelli nella metà superiore, con evidente nervatura principale sparsa di peli nella pagina inferiore.
Infiorescenza di cime contratte con 3-8 verticillastri all'ascella delle foglie superiori, ciascuno con 2-6 fiori, bratteole lineari uguali o inferiori ad 1 mm.
I fiori portati ad un corto pedicello eretto e peloso, hanno il calice ricurvo verso il basso, gamosepalo, attinomorfo, irsuto soprattutto sui nervi evidenti per il colore più carico, bilabiato ha il labbro superiore con tre denti corti e l'inferiore diviso in due lacinie, tutti lesiniformi lunghi meno della metà del tubo che è rigonfio alla base e poi più o meno strozzato. Corolla infundibuliforme, zigomorfa, gamopetala, di colore violetto o roseo purpureo, con tubo peloso assai sporgente dal calice, bilabiata con il labbro superiore bilobo più corto dell'inferiore che è trilobato con la base biancastra e il lobo mediano a sua volta smarginato, più grande dei laterali rotondeggianti, la gola è larga e irta di peli bianchi. Gli stami didinami sono 4, i due più lunghi non sorpassano il labbro superiore, filamenti un pò ricurvi, bianchi, glabri, convergenti sotto il labbro superiore e antere con teche divergenti. Stilo lungo ricurvo e assottigliato in alto, ovario semi-infero quadrilobato, stimma bifido con lacinie ineguali e divergenti.
Il frutto schizocarpico è un microbasario (tetrachenio) formato da quattro mericarpi obovoidi, aguzzi e brunastri.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Habitat: Pianta tendenzialmente calciofila diffusa nei prati e pascoli alpini, predilige stazioni aride e poco fertili su suoli sassosi e pendii franosi a quote 1000 - 2700 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie polimorfica che per la sua variabilità nel portamento (più o meno prostrato), forma delle foglie (subovali, oblanceolate, ellittiche), dentellatura del margine fogliare (a volte inesistente), pelosità diverse sul fusto e sul calice che si presentano anche con peli ± abbondanti e ± ricurvi, sono state descritte numerose entità diverse:
Oltre alla subspecie nominale, sopra descritta, nel nostro territorio è presente:
Ziziphora granatensis subsp. alpina (L.) Bräuchler & Gutermann
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome genere dal greco ζιζυφον zízyphon, giuggiolo e da φορέω phoréo portare: riferimento oscuro. L'epiteto specifico 'granatensis' da Granata, città andalusa della Spagna.
Proprietà ed utilizzi:

Con i suoi principi attivi costituiti da oli essenziali, terpeni e tannini, le si attribuiscono proprietà diaforetiche, febbrifughe, tonico stimolanti, digestive e carminative.
Le foglie vengono usate per la preparazione di tisane, infusi e tinture.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
FIORI ADRIANO, Nuova flora analitica d'Italia, Firenze, Tipografia M.Ricci, 1925-1929
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
MAINARDIS G., Atlante illustrato della Flora del Parco delle Prealpi Giulie, Resia (UD) Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie
DELLA BEFFA M.T., Erbe , Istituto Geografico De Agostini S.p.A. , Novara, 2001
The International Plant Names Index (IPNI)
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
IPFI - Index Plantarum Flora Italicae-Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Giuliano Salvai