Encycl. Méth. Bot. 8: 542 (1808)
Veronica buxbaumii Ten., non F.W. Schmidt, nom. illeg., Veronica tournefortii C.C. Gmel., Pocilla persica (Poir.) Fourr.
Plantaginaceae
Veronica di Persia, Deutsch: Persischer Ehrenpreis
English: Birdeye speedwell
Español: Azuletes, hierba gallinera
Français: Véronique de Perse, véronique commune
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua, erbacea, pelosa, con fusti prostrati radicanti, eretti nella parte fiorale, radice fascicolata; altezza 5÷50 cm.
Le foglie semplici, da ellittiche ad ovali con margine fortemente dentato, pelose, le basali sono opposte, le cauline sono alterne.
I fiori nascono laterali all'ascella delle foglie, sono portati da lunghi peduncoli, hanno corolle azzurre con fauce giallognola. I fiori rimangono chiusi nelle giornate nuvolose con poca luce.
I frutti sono capsule (4-6 x 6-10 mm) compresse biloculari reniformi, reticolate e lievemente pubescenti, con lobi ovoidi divergenti; contengono semi ellittici, giallastri, profondamente concavi da un lato.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
W-Asiatica - Asia occidentale.
Habitat: Pianta nitrofila molto comune, presente in tutte le zone antropizzte. Introdotta dalla Persia in Europa (in Italia soprattutto durante il XIX° secolo) come pianta segetale (che cresce tra le messi), è divenuta infestante dei luoghi erbosi, pascoli, orti, incolti, colture sarchiate; da 0 a 1.800 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie appartenente al gruppo di Veronica agrestis L., comprendente anche Veronica polita Fr. e Veronica opaca Fr.; si disingue da queste per avere corolla maggiore al centimetro e peduncoli fiorali superiori alla lunghezza della foglia.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere, fissato nel XVIII secolo da Linneo, già adottato in Inghilterra (1527) e in Francia (1545), dal nome dell'italiana Santa Veronica (1445-1497). Alcune fonti ritengono invece che il nome derivi da Betonica per traslitterazione da V a B, nome che appartiene ad un genere della famiglia delle Labiate, altri vedono una radice in "verus" ed "unicus", o in una fantasiosa unione fra"vires" latino e "nike" greco, ipotizzando “forze vittoriose”.
Ciò che appare improbabile è che il nome del genere in questione, abbia a che fare con la Veronica che, per pietà, asciugò con un panno il volto di Cristo sulla via del Calvario, la figura della “santa” Veronica, che appare nella sesta stazione della Via Crucis, non è presente nei quattro Vangeli. Popolare nelle sacre rappresentazioni alla fine del Medio Evo, potrebbe derivare il nome dalla storpiatura di "vera ikona",la "vera immagine".
Il panno, detto “ sudario della Veronica” fu conservato a Roma in San Pietro dal secolo VIII e fu oggetto di culto fino alla Controriforma. Nel 1527 col sacco di Roma di Carlo V., sparì, fu ritrovato solo nel XVII secolo, inserito in un pilastro della volta della Basilica vaticana, con l'immagine molto sbiadita.
Alla santa, molto stimata alla fine del Medio Evo, è legato il nome di Santa Veronica da Binasco (1445-1497), Papa Leone X ne approvò il culto nel 1517.
Il nome specifico fa riferimento al luogo di origine della pianta: la Persia.
Proprietà ed utilizzi:

Ha proprietà toniche ed espettoranti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti (Bologna, Edagricole, 1982)
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora di F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi (Roma, Palombi editori, 2005)
Scheda realizzata da Marinella Zepigi