Sp. Pl.: 436 (1753)
Silene flos-cuculi (L.) Clairv.
Caryophyllaceae
Crotonella Fior di cuculo, Silene fior di cuculo, Deutsch: Kuckucksnelke
English: Ragged Robin, meadow campion
Español: Flor de cuclillo
Français: Silène fleur-de-coucou
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, rizomatosa, con fusti eretti e ramificati in alto, rossastri, viscoso-pubescenti; altezza 30÷90 cm.
Le foglie basali sono picciolate, lineari-spatolate, glabre e disposte in rosetta, quelle cauline sono opposte ai nodi, sessili e lineari.
I fiori sono riuniti in cime corimbose lasse all’apice degli steli, hanno il diametro di 2÷3 cm. Il calice brevemente campanulato, è rossastro con denti acuti ed è solcato da 10 costolature brune. La corolla di colore rosa, talora bianca, è composta da 5 petali sfrangiati, profondamente divisi in lembi ineguali.
I frutti sono capsule piriformi, setticide con 5 denti, contenenti numerosi semi reniformi, tubercolati.
Tipo corologico: Europ. - Areale europeo.
Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: Vegeta nei prati umidi e spesso paludosi, prati falciati e concimati, pascoli freschi, al margine dei boschi, su terreni argillosi, ricchi di humus, dal piano sino a 1.600 m s.l.m.
La sua presenza è indicatrice di acqua e umidità nel terreno.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'lychnos', lampada: gli steli di queste piante erano impiegati per formare degli stoppini alle lucerne. Secondo Plino era una specie di verbascum, e secondo Dioscoride un'agrostemma. Il nome potrebbe però riferirsi anche alla forma del calice o della capsula.
L'epiteto specifico si riferisce alla frequente presenza sulle ascelle fogliari della schiuma della "sputacchina", la larva dell’insetto emittero Philaenus spumarius, che trovasi al suo interno, chiamata anche saliva di cuculo.
Proprietà ed utilizzi:
Talvolta è coltivata in varietà a fiori doppi, per ornare luoghi freschi e umidi. Le parti sotteranee contengono sostanze affini alle saponine
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli.
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Marinella Zepigi