Pl. Crit. 1: 25 (1823)
Polygala amara Auct. p.p., Polygala angelisii Ten., Polygala alpestris Rchb. subsp. croatica (Chodat) Hayek, Polygala croatica Chodat, Polygala amara L. V valdarnensis Fiori
Polygalaceae
Poligala alpestre, Deutsch: Voralpen-Kreuzblume
English: Mountain milkwort
Français: Polygale alpestre
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, con radice fittonante, fusti brevemente striscianti appena lignificati alla base, ramificati, alti 7-15 cm; numerosi rami fiorali ascendenti, glabri.
Foglie basali mai opposte, ravvicinate ma non formanti rosetta, più piccole (lar. 3 x 7 mm) delle superiori, spatolate; foglie cauline alterne lanceolate o ellittico-lanceolate, di lunghezza via via crescente verso l'apice, fino a 5 x 25 mm, avvolgenti in alto la base del racemo.
5-20 fiori azzurro-violetti (assai raramente bianchi) in racemi piramidali brevi (15-35 mm); brattee (circa 1 mm) uguali o più corte dei pedicelli; calice con ali petaloidi ovali mucronate di 3,5 x 5 mm, con nervature non molto marcate; corolla di 8 mm sporgente dalle ali, con petalo inferiore molto sfrangiato.
Frutti a capsula sessile. Semi provvisti di strofiolo (parte carnosa) con appendici lunghe da 1/5 a 1/3 del seme stesso.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Habitat: Pascoli e prati subalpini ed alpini, su suoli basici di origine calcarea in zona alpina, mentre sugli Appennini preferisce suoli acidi. Da (200)1600 a 2400(2700) m.
Sistematica e possibili confusioni: Polygala è l'unico genere appartenente alla famiglia Polygalaceae presente in Europa.
L'entità Polygala angelisii Ten. (= P. amara Auct. Fl. Ital. p.p. incl. P. croatica Chodat et var. valdernensis Fiori), distinta in Pignatti ed assegnata all'Appennino tosco-emiliano, centrale e meridionale, è stata inclusa nella specie descritta.
Per il solo colore dei fiori (mai determinante) potrebbe insorgere confusione con le congeneri:
Polygala vulgaris L., però di dimensioni maggiori, con infiorescenza a peduncolo più lungo e più ricca, foglie inferiori più grandi delle superiori ed ali di 4-7 mm; preferisce terreni silicei.
Polygala nicaeensis subsp. carniolica (A. Kern.) P. Graebn[/b]., con brattee caduche più lunghe dei peduncoli fiorali, racemi allungati (fino a 8 cm), ali lunghe 6-9 mm.
Polygala comosa Schkuhr, presente solo nell'Italia settentrionale, con brattee >piccioli, caduche all'antesi, racemo appuntito sormontato da un ciuffo di brattee, corolla superante di solo 0,5 mm l'ala, >5 mm alla fruttificazione.
Polygala amarella Crantz e Polygala alpina (DC.) Steud. hanno entrambe foglie basali opposte molto > cauline e disposte a rosetta; la prima si trova nelle Alpi ed Appennino centrale in prati umidi e torbosi, la seconda solo in ambito alpino occidentale.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal greco "polys" = "molto" e "gala" = "latte", perché si credeva che queste piante favorissero la produzione di latte nei bovini (ma anche nelle donne);
alpestris: (Crepis, Dianthus, Festuca, Myosotis, Pimpinella, Polygala, Ranunculus, Rumex, Sedum, Campanula, Puya, Alyssum, Epilobium, Heliosperma, Thlaspi, Trifolium, Russula, ecc.) delle Alpi, alpestre, alpino. Nota: alcuni testi di etimologia distinguono tra “alpinus”, relativo alla fascia altitudinale oltre il limite delle piante, ed “alpester”, la fascia altitudinale sottostante, ma gli autori nel pubblicare nuove specie non si sono attenuti a questa suddivisione.
Proprietà ed utilizzi:

Tutte le piante del genere hanno moderato potere emolitico e sono, pertanto, da usare con molta prudenza; possiedono anche proprietà espettoranti, bechiche (antitosse), diuretiche, sudorifere, toniche per stomaco e fegato, stimolanti della lattazione.
Note e Curiosità: Le specie del genere Polygala vengono di regola impollinate per entomogamia (per mezzo delle formiche), raramente per autogamia. Anche la disseminazione è operata delle formiche, attratte dagli umori zuccherini dello strofiolo.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Zenari S. - Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da: Silvano Radivo