Sp. Pl.: 246 (1753)
Apiaceae
Ferula comune, Deutsch: Riesenfenchel, Gemeines Steckenkraut
English: Giant fennel
Español: Cañheja
Français: Férule commune
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 1-3 m con fusto eretto cilindrico, internamente midolloso ed esternamente finemente striato, di colore verde-violaceo un po' legnoso alla base e ramoso nella metà superiore; foglie dotate di una vistosa guaina, quelle basali sono lunghe 30-60 cm, pluripennate, suddivise ulteriormente in lacinie lineari lunghe fino a 5 cm e larghe circa 1 mm di colore verde sia sopra che sotto, quelle superiori progressivamente ridotte fino alla sola guaina che avvolge l'infiorescenza in fase di sviluppo; fiori con 5 petali gialli, piccoli, disposti in ombrelle terminali a 20-40 raggi, disco nettarifero lucido molto evidente; frutto obovoide-compresso lungo circa 1,5 cm con ali laterali.
Tipo corologico: Euri-Medit.-Merid. - Dal Marocco all'Egitto.
S-Medit. - Coste meridionali atlantiche e mediterranee.
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: vegeta nei terreni incolti, in zone sassose e assolate, pascoli, bordi delle strade, dal piano fino ai 1200 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: molto simile è Ferula glauca L., da molti considerata sottospecie di F. communis , generalmente di statura più elevata, che si distingue principalmente per le lacinie fogliari più larghe e carnosette, fino a 3 mm, verdi superiormente e glauco-azzurrine di sotto.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: lat. ferula "canna, bacchetta, sferza", in quanto il fusto secco di questa pianta veniva utilizzato in epoca latina come sferza per le punizioni corporali degli scolari indisciplinati; communis (lat.) "comune, non raro".
Proprietà ed utilizzi:

Il fusto secco tenace e leggero della Ferula viene utilizzato per costruire seggiole, sgabelli e altri oggetti d'artigianato.
Alla base o in prossimità della Ferula comune cresce il ricercatissimo fungo Pleurotus eryngii var. ferulae Lanzi D.C. ex Fr., comunemente noto come Fungo della ferula, apprezzato per l'eccellente qualità della sua carne. Questo fungo, appartenente alla famiglia delle Pleurotaceae, vive normalmente come saprofita, ossia si nutre di sostanze organiche in decomposizione, sulle radici di questa pianta.
Note e Curiosità: Questa pianta viene citata come mezzo utilizzato da S. Antonio abate per rubare il fuoco dall'inferno per donarlo agli uomini; la leggenda (con le diverse varianti) narra che, ottenuto il permesso dai demoni di entrare all'inferno per riscaldarsi, ingannò loro frugando col suo bastone di ferula fra i tizzoni ardenti fino a che una scintilla accese il midollo spugnoso all'interno, quando uscì potè così donare il fuoco all'umanità.
All'origine della leggenda del fuoco di S. Antonio c'è indubbiamente il mito del furto del fuoco, elemento celeste, compiuto da Prometeo ed elargito agli uomini. Per questo Zeus lo condannò e lo fece incatenare sul picco di una montagna dove ogni giorno un gigantesco rapace gli divorava il fegato che la notte si riproduceva in continuazione per rendere perenne il supplizio.
Sull'origine del fuoco, giunto sulla terra per mezzo di un bastone ardente nella cavità, esistono simili leggende diffuse in altre civiltà: nel mito Daudai in un popolo della Nuova Guinea, in una leggenda dei Maori della Nuova Zelanda e in un'altra dei Kikuyu (o Gikuyu) del Kenia.
Attenzione: l'ingestione delle parti aeree di questa pianta provoca nei bovini e negli ovini il cosidetto 'mal della ferola', grave intossicazione con manifestazioni emorragiche che possono portare alla morte dell'animale.
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Principali Fonti
BANFI E., CONSOLINO F., 2000 - La Flora Mediterranea. Novara, De Agostini
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 - An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma, Palombi Editori
DE MARTIS MURRANCA F., 1992 - Le piante nella tradizione popolare sarda. Cagliari, EdiSar
PIGNATTI S., 1982 - Flora d'Italia. Bologna, Edagricole
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Giuliano Campus