Sp. Pl.: 745 (1753)
Fabaceae
Erba lombrica pelosetta, Deutsch: Zottiger Skorpionsschwanz
English: Caterpillar Plant, Prickly Scorpion's-tail
Français: Chenillette poilue
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua, erbacea, finemente pubescente di 5÷5 (40 ) cm, fusti generalmente striscianti o raramente allungati ed ascendenti.
Le foglie sono alterne, semplici con nervature parallele, spatolate od ovali attenuate in un lungo picciolo; la lamina è sparsamente pelosa. Stipole triangolari-lanceolate.
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, pentameri, portati da lunghi peduncoli, > delle foglie e riuniti (2÷5) in infiorescenze ascellari. Calice con peli sparsi, con denti lineari più o meno patenti, maggiori o minori del tubo. La corolla è gialla o purpurea con vessillo venato di bruno.
I frutti indeiscenti sono lomenti larghi 2-3 mm (escluse le escrescenze) contratti tra i semi, arrotolati e contorti irregolarmente, con coste longitudinali ricoperte di escrescenze spiniformi, uncinate o bifide. Contengono 4-9 semi nerastri, a mezzaluna di 2-3 mm.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti aridi, garighe; 0÷1.200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie congeneri sono:
Scorpiurus muricatus L. - Erba-Lombrica comune, che si distingue per legumi muniti di tubercoli conici.
Scorpiurus vermiculatus L. - Erba-Lombrica uniflora, che si distingue per fiori solitari, raramente 2, su peduncoli < della foglia; legumi fungiformi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "skorpíos" = scorpione e "aurá"= coda, per la particolare forma del legume arrotolato su se stesso, che ricorda la coda dello scorpione. L'epiteto specifico è composto dal prefisso "sub" che indica quasi simile e da "víllus" pelame, indica una pianta scarsamente pubescente.
Proprietà ed utilizzi:
Gli Scorpiurus oltre ad essere interessanti legumi foraggeri , avendo uno sviluppato sistema radicale ed una buona massa vegetativa che ricopre il suolo svolgono una importante azione di fissazione del terreno e di protezione dalle erosioni
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Marinella Zepigi & Giuliano Salvai
