Enum. Stirpe. Vindob. : 229 (1762)
Linum laeve Scop. p.p., Linum alpinum Jacq. subsp. julicum (Hayek) Gams, Linum alpinum Jacq. subsp. laeve (Scop.) Nyman, Linum alpinum Jacq. V pseudomontanum Pignatti, Linum alpinum Jacq. subsp. gracilius auct., Linum alpinum Jacq. subsp. julicum (Hayek) Hegi, Linum perenne L. subsp. alpinum (Jacq.) Stoj. & Stef., Linum julicum Hayek, Linum alpinum Jacq. V gracilior Bertol. p.p.
Linaceae
Lino celeste, Lino alpino, Deutsch: Alpen-Lein
English: Alpine flax
Français: Lin des Alpes
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra e gracile, con radice fittonante e fusti fioriferi eretti o ascendenti , alti 10-30 cm, legnosi alla base, non ramificati o ramificati soltanto nell'infiorescenza, cilindrici, lisci, glabri, di colore verde più chiaro di quello delle foglie, che li ricoprono densamente
Le foglie sono sessili, alterne, ravvicinate, lineari-lanceolate, strette, acute all'apice ed attenuate alla base, uninervie, con i margini interi, appressate al fusto o più o meno patenti.
Infiorescenze a cima con 2-12 fiori portati da peduncoli (%-20 mm) più lunghi delle foglie, dapprima penduli, poi eretti all'antesi che restano ± eretti o patenti alla fruttificazione (ma volte anche penduli).
I fiori dialipetali, attinomorfi, pentameri, hanno il
calice con sepali eretti, ovato-lanceolati, acuti, verdi, con il margine cartilagineo biancastro, gli interni ottusi e appuntiti all'apice; la
corolla di 2-3 cm, con petali presto caduchi, obovati, spatolati, con il margine arrotondato all'apice, liscio o anche un poco frastagliato e talvolta quasi smarginato, di colore blu o azzurro intenso con l'unghia giallastra che sono attraversati longitudinalmente da numerose venature dicotome più scure.
Gli stami ipogini, eretti, alternipetali hanno i filamenti giallo-biancastri, saldati alla base alternati ad altrettanti staminoidi e le antere giallognole, dorsifisse e introrse, biloculari con deiscenza longitudinale lungo il margine esterno;
il gineceo più corto del calice ha l' ovario, verdognolo, glabro, ovoide con 10 costolature longitudinali e 10 loculi, 5 stili filiformi, bianchi lunghi più o meno quanto l'ovario; stimmi ellissoidi, giallognoli.
I frutti sono capsule loculicide globose e cigliate, con un solo seme per loggia, scuro, ovato ed appiattito.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Habitat: Prati aridi montani, pascoli sassosi, ghiaioni e rupi calcaree da 1000 a 2000 m.
Sistematica e possibili confusioni: Flora d'Italia di S. Pignatti indica la presenza in Italia di due sottospecie:
Linum alpinum subsp. gracilius (Bertol.) Pign., che è pianta di modeste dimensioni 8-15 cm, pauciflora (1-3), gracile e senza getti sterili, che vegeta sulle A. Apuane ed Appennini.
Linum alpinum subsp. julicum (Hayek) Gams, che ha fusti fioriferi densamente fogliosi alti 10–30 cm, spesso con getti sterili e infiorescenze con numero superiore di fiori (2-12), Diffusa sulle Alpi soprattutto meridionali, dalle Giulie alla Marittime, della quale descrive la
var. julicum con foglie basali molto addensate e la
var. pseudomontanum Pign. con foglie basali molto più distanziate rispetto alla var. julicum.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il genere prende il nome dal termine greco linon che designava la fibra, mentre il nome della specie allude al suo habitat.
Proprietà ed utilizzi:

L'olio estratto sai suoi semi viene utilizzato dall'industria cosmetica per preparare detergenti e lozioni lenitrici di infiammazioni e irritazioni della pelle del viso.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
TUTIN T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
PARLATORE F., 1858. Flora Italiana, Le Monnier, Firenze
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Giuliano Salvai