Willdenowia 39(1): 52 (2009)
Basionimo: Anagallis foemina Mill. - Gard. Dict., ed. 8. n. 2 (1768)
Altri sinonimi: Anagallis coerulea Schreb.
Primulaceae
Centonchio azzurro, Anagallide femmina, Deutsch: Blauer Gauchheil
English: Poorman’s weatherglass
Español: Murrón, hierba de la pulmonía
Français: Mouron bleu, Mouron femelle
Forma Biologica: T rept - Terofite reptanti. Piante annue con fusti striscianti sul terreno.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, glabra, con fusto quadrangolare prostrato-ascendente, molto ramificato lungo fino 30 cm.
Foglie sessili, glabre, da ovali a lanceolate ( 0,7 x 2,5 cm) opposte, talvolta verticillate, ad apice appuntito.
Fiori singoli sorretti da peduncoli da 1-1,5 cm situati all'ascelle delle foglie superiori.
Corolla formata da 5 petali (pentameri) di un blu-violaceo, porpora al centro, violetta sotto, con lobi lunghi 4-6 mm e larghi 2-3,5 mm, che non si sovrappongono, denticolati all'estremità e muniti di scarsissimi piccoli peli ghiandolari tetracellulari al margine (visibili con lente).
Calice formato da lacinie acuminate.
Frutto: capsula globosa, circumscissile all'apice, contenente una ventina di minuscoli semi.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Incolti, garighe, su terreni secchi, sui margini di strade di campagna, da 0 a 1200 m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome Lysimachia ha origine da Lisimaco, medico dell'antica Grecia, che avrebbe scoperto le proprietà vulnerarie di questa pianta. Il nome della specie foemina dal latino femmina.
Proprietà ed utilizzi:

Questa primulacea ha proprietà diuretiche, diaforetiche ed espettoranti del catarro bronchiale. Per uso esterno è impiegata come cicatrizzante e per alleviare pruriti causati da dermatiti. E' stata usata per combattere l'epilessia e problemi mentali, ma ci sono poche testimonianze sulla sua validità. I principi attivi sono tossine, cucurbitacine ed altri alcaloidi che danneggiano le cellule. Essendo una pianta tossica, richiede un'azione detossicante prima dell'impiego e per la sua potenziale tossicità non è tenuta in considerazione nel campo terapeutico odierno.
Note e Curiosità: E' una pianta che viene rifiutata dai mammiferi erbivori, ma molto appetibile invece alle galline.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Primulacee d'Italia e dei territori limitrofi di E. Anchisi, A. Bernini,E. Piaggi, F. Polani.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Scheda realizzata da Mirna Medri