Fl. Fr. ed. 3 4: 239 (1805)
Basionimo: Valeriana rubra L. - Sp. Pl.: 31 (1753)
Valerianaceae
Camarezza comune, Centranto rosso, Valeriana rossa, Deutsch: Rote Spornblume
English: Red valerian
Español: Valeriana roja
Français: Centranthe rouge
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Cespuglio perenne, alto 30-70 cm, legnoso alla base, glabro, glauco e grassetto, con fusti eretti o ascendenti e ramosi che spuntano da un rizoma sotterraneo assai sviluppato.
Le foglie sono opposte, intere o le cauline a volte appena dentate, ovato-lanceolate, le maggiori 2-3 volte più lunghe che larghe, lisce e acuminate all’apice, di colore verde azzurrognolo, le superiori sessili e generalmente amplessicauli con base arrotondata, le inferiori brevemente picciolate o cuneate.
I fiori zigomorfi, ermafroditi, profumati, di 9 -10 mm, sono raccolti in densi corimbi, hanno la corolla gamopetala di colore rosa più o meno carico, rosso-violaceo e talvolta bianco, formata da un tubo conico con lembo diviso in 5 lobi ineguali, munita alla base di uno sperone lineare 2-3 volte più lungo dell’ovario infero; stami con filamento glabro, a volte di colore rosa carico, antere giallastre o rosate; stilo sporgente, stimma a tre lobi
Il frutto è un achenio sormontato da un pappo piumoso e persistente.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Distribuzione: presente in tutte le regioni ma più comuni al centro-sud e isole.
Habitat: Vecchi muri, rupi, terreni rocciosi di natura calcarea, bordo strade dal piano fino a 1300 m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco kéntron = sperone e anthos = fiore per la sua corolla speronata, il nome della specie ruber = rosso è ispirato al suo colore.
Proprietà ed utilizzi:

grazie ai suoi principi attivi quali tannini, resine, olii essenziali e alcaloidi le sue radici hanno proprietà sedative, antispasmodice e antinevralgiche e in passato sono state usate quali succedanee della valeriana. I suoi semi pare fossero utilizzati in passato per ricavare pozioni adatte per imbalsamare.
Coltivata per ornamento talvolta le sue foglie possono anche essere consumate in insalata, nonostante il suo forte e poco piacevole profumo.
Note e Curiosità: Le credenze popolari attribuivano a questa pianta poteri magici, le sue radici essicate e polverizzate, conservate in sacchetti erano usate per proteggere la casa dai fulmini e le sue foglie erano usate per placare gli animi nei litigi amorosi e riconciliare gli innamorati.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., I fiori delle Apuane, Mauro Baroni & c. s.a.s., Viareggio 1994
DELLA BEFFA M.T., Fiori di Campo, Istituto Geografico De Agostini S.p.A. , Novara 1999
LANZARA P. Piante medicinali, Orsa Maggiore Editrice - 1997 , Torriana (RN)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Giuliano Salvai