Arenaria ciliata L. - Arenaria cigliata
Inviato: 29 ago 2011, 16:50
Arenaria ciliata L.
Sp. Pl.: 425. (1753)
Arenaria ciliata L. subsp. tenella Br.-Bl., Arenaria multicaulis sensu Pignatti, Arenaria ciliata L. subsp. hibernica Ostenf. et O.C. Dahl
Caryophyllaceae
Arenaria cigliata, Deutsch: Wimper-Sandkraut
English: Fringed sandwort
Français: Sabline ciliée
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta perenne pubescente alta 2-15 cm, con brevi fusti prostrati cespitoso-diffusi e rami ascendenti; nuovi getti sterili.
Foglie opposte oblanceolato-spatolate (lar. 1 x 3-4 mm, ovvero 2-4 volte più lunghe che larghe), cigliate alla base, con un nervo principale e 2-4 secondari, brevemente picciolate, a lamina punteggiata.
Fiori bianchi pentameri (diam. circa 10 mm) in cime 1-3 flore, portati da peduncoli lunghi fino a 3 volte il calice; sepali di 4-5 mm ovato-lanceolati acuti, con 1-3(5) nervature poco evidenti ed a bordo membranoso; petali semplici ovato-oblunghi, un po' più lunghi dei sepali.
Frutto a capsula (non quadrivalva) deiscente, ovoidea, subeguale al calice; semi tubercolari, senza strofiolo.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Prati e pascoli alpini, firmeti, rupi e detriti rocciosi, pendii pietrosi, su calcare. Da 1800 a 2800(3200) m.
Sistematica e possibili confusioni: In conseguenza della modifica nomenclaturale derivante dalla Notula 1820, che separa A. ciliata e Arenaria gothica subsp.moehringioides (Murr) M.B. Wyse Jacks. & J. Parn. la subsp. nominale scompare.
Arenaria biflora L., molto affine, si distingue per avere fusti striscianti radicanti ai nodi, foglie glabre lunghe al massimo il doppio della larghezza, senza nervature o con una soltanto semplice, fiori isolati o a 2, con calice a 1 solo nervo o senza, petali più lunghi dei sepali, talvolta ridotti o assenti; presente in vallette nivali, di preferenza su silice.
Molto simile ad Arenaria si presenta il genere Moehringia, che si differenzia per aver a volte fiori tetrameri, capsula a 4 valve e pochi semi lisci sempre con appendice biancastra (strofiolo).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Nome del genere, dal latino, che significa "legata alla sabbia", per la predilezione che alcune specie annuali hanno per i suoli sabbiosi; l'appellativo specifico allude alle foglie, che alla base sono regolarmente provviste di ciglia.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Sp. Pl.: 425. (1753)
Arenaria ciliata L. subsp. tenella Br.-Bl., Arenaria multicaulis sensu Pignatti, Arenaria ciliata L. subsp. hibernica Ostenf. et O.C. Dahl
Caryophyllaceae
Arenaria cigliata, Deutsch: Wimper-Sandkraut
English: Fringed sandwort
Français: Sabline ciliée
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta perenne pubescente alta 2-15 cm, con brevi fusti prostrati cespitoso-diffusi e rami ascendenti; nuovi getti sterili.
Foglie opposte oblanceolato-spatolate (lar. 1 x 3-4 mm, ovvero 2-4 volte più lunghe che larghe), cigliate alla base, con un nervo principale e 2-4 secondari, brevemente picciolate, a lamina punteggiata.
Fiori bianchi pentameri (diam. circa 10 mm) in cime 1-3 flore, portati da peduncoli lunghi fino a 3 volte il calice; sepali di 4-5 mm ovato-lanceolati acuti, con 1-3(5) nervature poco evidenti ed a bordo membranoso; petali semplici ovato-oblunghi, un po' più lunghi dei sepali.
Frutto a capsula (non quadrivalva) deiscente, ovoidea, subeguale al calice; semi tubercolari, senza strofiolo.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Prati e pascoli alpini, firmeti, rupi e detriti rocciosi, pendii pietrosi, su calcare. Da 1800 a 2800(3200) m.
Sistematica e possibili confusioni: In conseguenza della modifica nomenclaturale derivante dalla Notula 1820, che separa A. ciliata e Arenaria gothica subsp.moehringioides (Murr) M.B. Wyse Jacks. & J. Parn. la subsp. nominale scompare.
Arenaria biflora L., molto affine, si distingue per avere fusti striscianti radicanti ai nodi, foglie glabre lunghe al massimo il doppio della larghezza, senza nervature o con una soltanto semplice, fiori isolati o a 2, con calice a 1 solo nervo o senza, petali più lunghi dei sepali, talvolta ridotti o assenti; presente in vallette nivali, di preferenza su silice.
Molto simile ad Arenaria si presenta il genere Moehringia, che si differenzia per aver a volte fiori tetrameri, capsula a 4 valve e pochi semi lisci sempre con appendice biancastra (strofiolo).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Nome del genere, dal latino, che significa "legata alla sabbia", per la predilezione che alcune specie annuali hanno per i suoli sabbiosi; l'appellativo specifico allude alle foglie, che alla base sono regolarmente provviste di ciglia.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Scheda realizzata da Silvano Radivo