Sp. Pl.: 554 (1753)
Ranunculus bulbifer Jord., Ranunculus bulbosus L. subsp. adscendens (Brot.) Neves, Ranunculus bulbosus L. subsp. aleae (Willk.) Rouy & Foucaud
Ranunculaceae
Ranuncolo bulboso, Deutsch: Knolliger Hahnenfuß
English: Bulbous Buttercup, St. Anthony's Turnip, Crowfoot, Frogsfoot, Goldcup
Español: Hierba velluda
Français: Renoncule bulbeuse
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne erbacea; radice bulbiforme ingrossata e biancastra, fusti eretti, ramificati, irti di peli patenti. Questa specie è di aspetto assai variabile nella pubescenza delle foglie e del fusto e ha un altezza compresa fra 15÷80 cm.
Foglie, per lo più basali, con segmento centrale peduncolato (2-4 volte la lamina), alterne, con lamina pubescente a contorno subpentagonale o reniforme, divisa in 3 segmenti palmatopartiti; le cauline sono sessili, le superiori ridotte a lacinie, lineari-lanceolate.
I fiori con peduncoli solcati, giallo-oro, lucenti, hanno calice con sepali ovato-lanceolati, deflessi, membranosi e villosi esternamente, di colore giallo-verdognolo, caratteristica questa, che rende facilmente identificabile questo tipo di ranuncolo; corolla a 5 petali di forma ovata, con una piccola cavità nettarifera alla base di ciascun petalo.
I frutti sono poliacheni con acheni di 2-4 mm, compressi e glabri, con becco dritto o ricurvo.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Pianta comune, dei prati aridi e degli luoghi incolti, infestante della bietola e delle colture erbacee in generale. 0÷2.100 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere dal latino “rana”, forse perchè molte specie di ranuncolo vivono in ambiente umido e paludoso; il nome specifico si riferisce all'ispessimento alla base della pianta, simile a un bulbo.
Proprietà ed utilizzi:

Come la maggior parte delle piante appartenenti alla famiglia delle Ranuculaceae contiene composti acri ed irritanti, è
pianta tossica che solo essiccata perde in parte la sua tossicità, ma di cui si sconsiglia l'uso per auotmedicazione.
Ha proprietà antispasmodiche e calmanti del dolore, proprio per questo può essere impiegata come coadiuvante nella cura della sciatica. Sin dal XVI secolo invece se ne consigliava l'uso nella prevenzione e cura dell'herpes labiale: eccellente rimedio omeopatico per la cicatrizzazione delle lesioni, ottimo l'effetto calmante.
Note e Curiosità: Pare che nel passato i mendicanti scoperte le proprietà vescicanti della pianta, usassero strofinarla sulla pelle, al fine di produrre ferite aperte e quindi suscitare la simpatia dei passanti e possibili benefattori.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi