Gard. Dict., ed. 8. Helianthemum n. 21 (1768)
Basionimo: Cistus salicifolius L. - Sp. Pl.: 527 (1753)
Altri sinonimi: Helianthemum intermedium Pers.
Cistaceae
Eliantemo annuale, Eliantemo con foglie di salice, Deutsch: Weidenblatt-Sonnenröschen
English: Willow-leaved rock-rose
Español: Hierba del cuadrillo, tumera
Français: Hélianthème à feuilles de saule
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annuale suffruticosa con la parte bassa legnosa, alta (2) 3 - 25 (40) cm ± tomentosa in alto e con rami grigio-verdastri.
Fogle verde scuro, persistenti, opposte e decussate, le inferiori verticillate ovali-lanceolate o oblanceolato-spatolate, le superiori con sparsa peluria, con margine revoluto o ondulato 3-6 x 6 - 25 x 2,5 - 10 mm; presenza di stipole più larghe del picciolo.
Infiorescenza fogliosa racemifome avente 5 - 25 fiori su peduncolo di 7 - 10 mm.
Fiori ascellari eretti anche prima dell'antesi con corolla campanulata (Ø 10 - 15 mm).
I sepali non mucronati, quelli interni misurano (3) 4 - 8 (10) mm, di forma ovata o ovato-lanceolata e ± tomentosi; quelli esterni da 1/2 a 2/3 di quelli interni, lineari o lineari-lanceolati.
Corolla pentamera con petali di colore giallo o giallo-oro, corti (2 - 7 mm), di forma obcuneata, lievemente più larghi del calice ± uguale ai sepali e presto caduchi.
Pedicelli fruttiferi patenti e ricurvi nell'apice o talvolta eretto-patenti, più lunghi dei sepali.
Stilo diritto.
Il frutto è una capsula ± della stessa dimensione del calice (3,5 - 7 (8) mm) e di forma ovoidale-trigona.
Semi giallo-rossastri o g.rosati, ricoperti di papille trasparenti di (0,6) 0,8 - 1 (1,2) mm.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Distribuzione: In Italia ubiquitaria con preferenza di suoli calcarei o silicei ma sempre ben esoposti al sole.
Habitat: Pascoli aridi, campi xerotermofili da 0 a 800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: La classificazione delle specie di questo genere diventa complicata per la facilità con cui si ibridano, dando origine a tante varietà. Avere sepali interni 1/3 degli esterni e la capsula oblungo-acuta lo Zangheri lo cita come var. intermedium (Pers.) Grosser.
Questo genere è stato classificato da Miller estrapolando dal genere Linneano di Cistus.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deve essere stato usato per primo da Valerius Cordus (XVI sec.), ma come valore di genere fu introdotto dal Tournefort dalla quale il botanico helvetico Von Haller (1705 - 1777) creò nel 1742 le varie stirpi. Il termine è di radice greca, infatti è formato da "hélios" = "sole"e "ànthemon" = " fiore" per la forma e il suo colore giallo vivo o per alludere alla breve durata della sua fioritura equivalente al giorno solare .
L'epiteto della specie è riferito alla forma delle foglie somiglianti a quelle del salice.
Proprietà ed utilizzi:
Queste piante vengono anche coltivate per abbellire giardini rocciosi o per formare "macchie" nelle aiuole.
Note e Curiosità: Gli eliantemi sono piante che si prestano, per la loro eleganza, ad abellire giardini o muri (il loro uso risale al 1656 periodo in cui fu importato in Italia e poi diffuso in tutto il territorio(H. halimifolium) dando origine a una ventina di specie. Oggi con le ibridazioni sono state ottenute piante a fiore rosa salmone, bianco, giallo e a petali doppi. Alcune cultivar portano nomi esotici come: "Coppernord", "Fire Dragon", Fire King", "Jubilee", "Rhodanthe Carneum" ecc..
Principali Fonti
Flora Iberica
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Philippe Jauzein - Flore des Champs Cultivés - Ed. Quæ - 2011
G. Galetti - Abruzzo in Fiore - Ed. Majambiente - 2008
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
http://www.actaplantarum.org/acta/albums1.php?id=1225
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
Scheda realizzata da: Nino Messina
