Sp. Pl.: 1022 (1753)
Santalaceae
Ginestrella comune, Osiride, Deutsch: Weisser Harnstrauch
English: Gardrobe, poet’s cassia
Español: Guardalobo, retama loca
Français: Rouvet blanc
Forma Biologica: NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Arbusto cespuglioso sempreverde dioico, alto 0,30- 1,50 mt, con fusti multipli di consistenza legnosa, striati longitudinalmente, con rami striscianti o ascendenti, di aspetto simile alla ginestra.
Foglie piccole, lineari-lanceolate, alterne, intere, acute o mucronate, sessili, glabre e coriacee con una sola nervatura centrale, lunghe fino a 1,5 cm. Le foglie di un colore verde glauco si sviluppano durante il periodo invernale e tendono a scomparire quasi completamente durante l'estate.
Fiori molto piccoli, poco appariscenti, di ca 1-2 mm, bratteati, odorosi di miele, con tre tepali triangolari di un colore verde- giallastro, liberi ed uguali tra loro; solitari e sessili i femminili, numerosi i maschili, pedicellati, raggruppati in piccoli racemi eretti su piante diverse. Ricettacolo obconico nei fiori femminili, molto più corto, schiacciato, (quasi nullo) in quelli maschili.
Frutti sono drupe sferiche, rosse a maturità, di 4-6-mm di diametro, lucenti e carnose, munite di albume con un solo nocciolo coriaceo. Il frutto matura da agosto-ottobre, la sua commestibilità è ritenuta sospetta.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Pianta xerofila,tipica della macchia mediterranea, vegeta su radure o rocce aride o su terreni sciolti, anche sabbiosi, in pinete secolari come quelle del ravennate, in zone temperate ed in luoghi esposti al sole. Legata alle macchie del leccio (Quercus ilex), della roverella ( Quercus pubescens) e dell'Asparago pungente (Asparagus acutifolius). Da 0 a 1100 mt, in Sicilia fino a 1800 mt.
Le stazioni più continentali sono quelle del Bolognese sui gessi messiniani.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere Osyris, era dato dagli antichi per indicare arbusti con rami lunghi e flessibili, usato poi anche da autori moderni per indicare le medesime caratteristiche. Il nome specifico alba = bianca, forse con riferimento ad una ginestrella bianca. Infatti secondo alcuni autori Osyris (-idos) derivererebbe dal latino, riferendosi ad un cespuglio con ramificazione simile a quella del lino e poteva appunto trattarsi di una ginestrella bianca.
Proprietà ed utilizzi:
Essendo una pianta molto flessibile, pieghevole, simile alla ginestra, veniva usata per fare piccoli canestri, scope, scopini per l'uso domestico, presso le popolazioni rurali.
Le drupe, benchè abbiano un aspetto invitante, hanno sapore sgradevole e la loro commestibilità è assai sospetta.
Note e Curiosità: Pianta semiparassita che si sviluppa sulle radici di alberi ed arbusti, dai quali assorbe acqua e sali minerali.
Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Liverani P. 2000- Frutti spontanei. Cagliari
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
http://www.ipni.org/index.html
Scheda realizzata da Mirna Medri