Syst. Veg. 2: 38. (1825)
Allium carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens, Allium pulchellum G. Don, Allium cirrhosum Vand., Allium cirrhosum auct.
Amaryllidaceae
Aglio grazioso, Aglio cirroso, aglio delle streghe
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 30-50 cm, con bulbo di diametro circa 1 cm, bianco e con tuniche scure, scapo cilindrico, liscio, robusto avvolto da guaine fino a metà.
Le foglie lineari, con margine rugoso sono molto allungate, larghe 3-5 mm e inguainanti parzialmente il fusto.
Infiorescenza ombrelliforme, ovoide, lassa, "scapigliata", senza bulbilli, avvolta da una spata con 2 valve diseguali,opposte, lineari la più lunga (fino a 10-12 cm) riflesse dopo l'accrescimento.
I fiori ermafroditi sono portati da peduncoli ineguali, gli interni diritti (2-3 cm), gli esterni più brevi, quasi penduli, hanno il perigonio con 6 tepali liberi, subuguali, lunghi ± 5 mm dal colore rosa-lilla o violaceo e dalla forma ottusa, con 6 stami connati alla base e sporgenti dai tepali, senza bulbilli, ovario supero triloculare.
Il frutto è una capsula loculicida.
Tipo corologico: Medit.-Mont. - Specie con areale simile a quello delle Steno-mediterranee oppure delle Euri-mediterranee, ma limitatamente alle zone montane.
Habitat: Prati aridi e incolti, su terreni calcarei e a mezz'ombra, dal piano fino a 1500 m.
Sistematica e possibili confusioni: Molto simile ad Allium carinatum L. che però ha lo scapo cilindrico striato, foglie lineari larghe 2-4 mm, lisce, infiorescenza con evidenti bulbilli e pochi fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il genere dall’antico nome latino “allium, alium” (citato da Plauto, Plinio ed altri) di origine incerta. Secondo il Pianigiani deriva dal greco “ἄγλῑς áglis” capo d'aglio; la specie coloratum, dai colori vivaci
Proprietà ed utilizzi:

Come tutte le specie di questo genere ha proprietà antisettiche, ipotensive, balsamiche, antireumatiche,
diuretiche, vermifughe, stimolanti, digestive, e espettoranti.
Tutte le sue parti sono commestibili e possono venire utilizzate in cucina.
L’industria ricava dalla pianta prodotti repellenti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
The International Plant Names Index (IPNI)
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Giuliano Salvai