Gior. Bot. Ital. nov. ser. 17: 609 (1910)
Cistaceae
Eliantemo jonico
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta suffruticosa molto ramosa, alta 10 - 30 cm.
Fusti e rami legnosi nella parte bassa che si presenta di colore cenerino e con rada presenza di peli appressati.
Foglie strette, lineari-ellittiche, lievemente revolute, ± glabre e di colore verde nella pagina superiore e pallide in quella inferiore (1 - 2 x 5 - 20 mm).
Stipole non caduche e lesiniformi (3 - 6 mm).
Fiori in cime di 3 - 7 , quasi sempre unilaterali, posti su peduncoli penduli di 6 - 12 mm.
Sepali interni (5) 6 - 8 (9) mm pubescenti per presenza di setole o radi peli eretto-patenti (0,6 - 0,8 mm).
Corolla pentamera, gialla con petali di forma spatolata, lunghi c. 10 mm con macchia di colore arancio ± marcata posta alla base.
Stami numerosi, disuguali e con antere gialle; stilo superante gli stami.
Il frutto è una capsula globosa con superfice tomentosa (4 - 5 mm di Ø) e con stilo persistente.
Tipo corologico: Subendem. - Entità presente soprattutto nell'area italiana, ma con limitati sconfinamenti in territori vicini.
Distribuzione: Endemita apulo-calabro-lucano con areale disgiunto in EMR
Habitat: Macchia mediterranea, rupi calcaree da 0 a 500 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Confondibile con Helianthemum apenninum (L.) Mill. con fiori rosa che però presenta nei sepali un denso tomento per peli stellati, inoltre i petali sono generalmente bianchi con macchia gialla alla base.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deve essere stato usato per primo da Valerius Cordus (XVI sec.), ma come valore di genere fu introdotto dal Tournefort dalla quale il botanico elvetico Von Haller (1705 - 1777) creò nel 1742 le varie stirpi. Il termine è di radice greca, infatti è formato da " ἥλιος - hélios" = "sole" e "ἄνϑεμον - ànthos" = "fiore" per la forma e il suo colore giallo vivo o per alludere alla breve durata della sua fioritura equivalente al giorno solare .
L'epiteto della specie indica l'areale di vegetazione.
Note e Curiosità: Gli eliantemi sono piante che si prestano, per la loro eleganza, ad abellire giardini o muri (il loro uso risale al 1656 periodo in cui fu importato in Italia e poi diffuso in tutto il territorio(H. halimifolium) dando origine a una ventina di specie. Oggi con le ibridazioni sono state ottenute piante a fiore rosa salmone, bianco, giallo e a petali doppi. Alcune cultivar portano nomi esotici come: "Coppernord", "Fire Dragon", Fire. King", "Jubilee", "Rhodanthe Carneum" ecc..
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
FIORI A., 1923-1929. Nuova flora analitica d'Italia, Firenze, Tipografia M.Ricci
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
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Scheda realizzata da: Nino Messina
