Taxon 52: 567–576 (2003)
Basionimo: Hedysarum coronarium L. - Sp. Pl.: 750 (1753)
Altri sinonimi: Sulla coronaria (L.) Medik., Sulla amoena Medik., nom. illeg.
Fabaceae
Sulla comune, Guardarubio, Deutsch: Kronen-Süssklee, Spanische Esparsette
English: French honeysuckle
Español: Esparceta de España, zulla
Français: Hédysarum à bouquets
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne che raggiunge 20-100 cm, con una caratteristica radice fittonante munita di tubercoli, assai sviluppata.
Fusto cavo e fistoloso con portamento prostrato, molto ramificato, glabro o poco peloso.
Foglie opposte imparipennate formate da 5 a 9 segmenti, di forma elittica a margine subrotondo, lanuginose nella pagina inferiore.
Fiori riuniti in racemi ascellari ovoidi, eretto-patenti, peduncolati, con corolla dal color rosso-rubino al violetto con vessillo di 15-20 mm.
Calice di 7-8 mm con denti subeguali.
Frutto: lomento con 3-5 articoli a forma discoidale, irto di aculei, che a maturità si disarticola in segmenti contenenti ciascuno un seme lenticolare, lucente, giallognolo.
Tipo corologico: W-Medit. - Zone occidentali del Mediterraneo.
Habitat: Caratteristica dei terreni argillosi, cresce negli incolti erbosi, anche su suoli subsalsi dal piano sino a 1.200 m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere fa riferimento al termine castigliano "Zulla"usato per indicare la pianta; l'epiteto specifico si riferisce alla disposizione dei fiori a guisa di corona.
Proprietà ed utilizzi:

In erboristeria, i suoi fiori odorosi essiccati vengono usati per preparati astringenti e come ipocolesterolemizzante per via interna.
In cucina i giovani germogli si usano per insalate miste ad altre erbe di campo, ed hanno proprietà nutrienti e vitaminizzanti
E' considerata una ottima foraggera, una delle più importanti nel bacino del Mediterraneo, che viene ritenuto quale centro di origine della specie e si contraddistingue per le sue elevate qualità alimentari. Nota è la sua efficacia di ridurre le infezioni gastro-intestinali negli ovini, grazie al contenuto concentrato di tannini ed all'elevato contenuto proteico, dimostrato da alcune ricerche.
In Europa, le coltivazioni di sulla sono diffuse in Italia, Tunisia, Spagna e Portogallo .Anche nel Nord America, Australia e Nuova Zelanda avvengono coltivazioni su superfici significative, dove in molti casi viene utilizzata per la produzione di insilato e pascolo.
Questa pianta erbacea si adatta a terreni argillosi ed instabili, che con la sua caratteristica radice fittonante provvista di tubercoli, contenenti dei batteri in grado di fissare l'azoto atmosferico, riesce a bonificarli. E' noto che tutte le leguminose foraggere hanno una grande capacità di azotofissazione nei terreni e per questo possono rappresentare una interessante alternativa colturale per la conversione dei terreni da destinarsi anche alle produzioni biologiche.
Apprezzata anche come pianta mellifera, per la ricchezza dei suoi zuccheri solubili ed il suo profumo delicato viene ricercata dalli api. In melissopalinologia, la presenza di polline di Sulla è considerato indice di provenienza italiana del miele.
Infatti, fino ad alcuni anni fa, i mieli uniflorali di Sulla venivano prodotti abbondantemente dall'Appennino romagnolo alla Sicilia. Oggi codesta produzione è limitata solo ad alcune zone collinari di alcune regioni quali: Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia.
Questo miele per il suo sapore delicato e gradevole e' indicato per i bambini e per i lattanti.
Note e Curiosità: Il nome usato in precedenza per indicare questo genere era Hedysarum che deriva dal greco e significa dolce, profumato, infatti i fiori di questa pianta profumano delicatamente ed attirano le api. Raramente usato il nome Guardarubio riferito al colore della infiorescenza.
Le prime notizie sulla Sulla risalgono al 1619 (Rostius). che la descrive come pianta coltivata a scopi ornamentali nell' Europa Media, ma di provenienza spagnola.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri