in Giorn. Fis. ser. 2, 3: t. 4 (1820)
Androsace carnea L., Androsace carnea auct.
Primulaceae
Androsace carnicina, Gelsomino di montagna carnicino
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 2-8 cm., lignificata alla base, con foglie, scapo, peduncoli e calici pubescenti per peli ramificati.
Foglie inserite tutte alla base della pianta alla base dello scapo fiorale afillo generalmente unico, in rosette, spesso a pulvino, da lineari a strettamente lanceolate, acute, aventi la massima larghezza alla base, larghe 1-2,5 mm e lunghe 10-30 mm.
Fiori ermafroditi, attinomorfi, 4-ciclici 5-meri, in ombrelle pauciflore all'apice di uno scapo afillo; Peduncoli fiorali lunghi quanto le brattee dell'ombrella o poco più; calice gamosepalo; corolla gamopetala bianca o roseapiù o meno sbiadita con fauce gialla, con tubo più corto sepali e ristretto alla fauce; stami 5, ovario supero, fecondazione entomogama a nettare
Frutto : frutto a capsula obovoide, sporgente dal calice, lunga c. 4-5 mm, deiscente longitudinalmente per denti apicali, paglierina. Semi, oblunghi, concavi ventralmente e convessi nel dorso, arrotondati alle estremità, foveolati, lucenti, bruno rossastri.
Tipo corologico: Subendem. - Entità presente soprattutto nell'area italiana, ma con limitati sconfinamenti in territori vicini.
Alpico-Piren. - Alpi e Pirenei.
Distribuzione: Si tratta di un subendemismo delle Alpi occidentali.
Habitat: Ambienti freddi della fascia alpina e nivale su silice.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Androsace comprende un centinaio di specie diffuse nelle regioni montane europee, dalle Alpi ai Pirenei, e asiatiche.
Nonostante si tratti di un genere non facile, Androsace adfinis Biroli è facilmente distinguibile dalla simile Androsace obtusifolia All. che ha foglie lanceolato-spatolate, aventi la massima larghezza nella metà apicale, due-quattro scapi fioriferi su ciascuna rosetta e corolla candida.
Androsace carnea L. è invece specie pirenaica, spesso segnalata per le Alpi occidentali ma da escludere per il territorio italiano
Androsace adfinis Biroli comprende 3 sottospecie presenti in Italia:
Androsace adfinis Biroli subsp. adfinis che ha foglie lanceolate, crenate o dentate sul margine con peli sparsi sul bordo e corolla generalmente bianca;
Androsace adfinis Biroli subsp. brigantiaca (Jord. & Fourr.) Kress che ha foglie lineari ristrette in punta dentate con peli sparsi sul bordo e sulle facce e corolla generalmente bianca
Androsace adfinis Biroli subsp. puberula (Jord. & Fourr.) Kress che a foglie lineari-oblunghe, densamente pubescenti per peli arriccciati e corolla bianco-rosea con nervo centrale spesso più scuro.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Androsace: dal greco ἀνήρ, ἀνδρός anér, andrόs uomo, organo maschile e da σάκος sácos scudo: perché ritenuta pianta medicinale oppure, secondo Amanda Neill e A. Coombes, dal nome di una pianta citata da Dioscoride e riutilizzato da Linneo con riferimento alla forma delle antere
adfinis: (Androsace, Aster, Convolvulus, Marrubium, Polypodium, Senecio, Sida) da ad finis presso il confine: limitrofo, affine, parente (di una specie congenere)
Note e Curiosità: Androsace adfinis Biroli viene spesso utilizzata nel giardinaggio; è adatta all'utilizzo nei giardini rocciosi.
Principali Fonti
Bartolucci F. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems 152(2):179–303
Aeschimann D. & al. (2004) Flora Alpina. Zanichelli editore, Bologna
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Scheda realizzata da Daniela Longo
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