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Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 14 giu 2008, 20:10
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Sp. Pl.: 722 (1753)


Fabaceae

Robinia, Acacia, Acacia falsa, Gaggia, Cascia, Deutsch: Robinie, Scheinakazie, Silberregen
English: black locust
Español: Acacia bastarda
Français:Robinier faux-acacia


Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.

Descrizione: Cespuglio o albero deciduo, spinescente, i cui getti radicali, numerosissimi, si diffondono rapidamente, colonizzando in breve tutto il terreno disponibile. Fusti eretti, spesso biforcati, rami lisci, chioma ramificata, legno giallastro, corteccia rugosa grigio-bruna, fessurata longitudinalmente in età. Altezza 2÷25 m.
Le foglie sono alterne, imparipennate con 6÷7 coppie di segmenti, brevemente picciolate di forma ovale, a margine intero, di colore verde pallido, glabre, dotate di stipole trasformate in robuste spine falciformi.
I fiori dal profumo intenso, sono riuniti in densi racemi penduli, fogliosi alla base hanno calice vellutato, largamente campanulato, verde-chiaro e pubescente; corolla papilionacea, bianca più raramente rosa.
I frutti sono legumi lisci, coriacei, lunghi 5÷10 cm, compressi, deiscenti, di colore rosso-bruno a maturità, rimangono sulla pianta per tutto l'inverno; contengono da 3÷10 semi reniformi, molto duri di colore bruno.

Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.

Distribuzione: Originaria dell'America nord orientale, dove cresce allo stato selvatico nelle foreste della Carolina e della Virginia, nel 1601 è stata importata in Europa come ornamentale, da Jean Robin, botanico, curatore dell'Orto Botanico del re di Francia.
All'orto botanico di Padova risulta coltivata dal 1602. Successivamente si e' diffusa nell'area sub-mediterranea, divenendo sempre piu' importante per le attivita' forestali. Attualmente è naturalizzata in tutto il territorio italiano.

Habitat: Specie molto frugale e di estrema adattabilità, indifferente al substrato, purché ben drenato e con una certa preferenza per terreni acidi; ama la luce e si presta per il consolidamento e miglioramento di terreni sciolti e franosi. Tende a formare dense boscaglie, ed è considerata una specie infestante a causa della velocità di crescita e dell'imponente apparato radicale che emette forti polloni e si diffonde dove nessuna specie arborea vivrebbe, ma soffoca anche piante di specie autoctone.
Vegeta in boschi cedui puri, lungo scarpate, luoghi incolti, siepi, dalla pianura generalmente sino a 1.300 m, oltre 1.500 in certe zone del sud.

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Sistematica e possibili confusioni: Possibile confusione con Styphnolobium japonicum (L.) Schott (=Sophora japonica L.)- Sofora, che si distingue per rami senza spine, pannocchie erette; specie neofita, per lo più coltivata come ornamentale, talvolta naturalizzata.

Tassonomia filogenetica

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Etimologia: Il nome del genere è dedicato a Jean Robin (1550-1629) ,erborista farmacista e curatore dell'Orto botanico del Re di Francia. Il nome specifico si riferisce al fatto che i primi botanici la classificarono nel genere Acacia.

Proprietà ed utilizzi: Immagine Specie commestibile officinale

I fiori sono calmanti, antispasmodici, colagoghi, leggermente tonici e astringenti.
È impiegata per l'estrema rusticità e la resistenza all'atmosfera urbana, come ornamentale in ambienti urbani difficili; indifferente al substrato, ha trovato largo impiego per alberature stradali.
Va segnalata l'opera di miglioramento che questa specie svolge, invadendo ed affermandosi nei terreni poveri e degradati, migliorando il suolo, in quanto ha la capacità di fissare l'azoto atmosferico grazie alla simbiosi radicale con un batterio del genere Rhizobium, consolidando, con il solido apparato radicale, i terreni franosi.
Il legno bruno, duro e ricco di tannini, è resistente all'umidità, brucia bene anche quando è verde ed è ben lavorabile. Impiegato per lavori di falegnameria pesante, per paleria, per mobili da esterno, puntoni da miniera, doghe per botti e listoni per pavimento.
L'uso del legno è ancora limitato ad impieghi poco remunerativi, ma possiede pregevoli caratteristiche tecnologiche: elevata durabilità naturale ed eccezionale resistenza meccanica. Tra le varie possibilità d'utilizzo, la produzione di elementi in legno lamellare (strutture esterne, giochi, arredo urbano)
I legumi freschi, erano usati in America, per preparare uno sciroppo eccitante e narcotico.
I semi contenuti nei legumi, in periodi difficili, sono stati usati per "allungare" la farina, tostati invece venivano impiegati come surrogato del caffè.
La rapida diffusione di questa pianta pioniera è dovuta oltre che alla versatilità degli impieghi del legno, anche al fatto che essa è di notevole importanza per l'apicoltura; inoltre è colpita da un ridotto numero di avversità biotiche e abiotiche.
Essendo la produzione di nettare molto abbondante e facilmente raggiungibile dalle api, la robinia consente una eccellente produzione a livello quantitativo e qualitativo di miele: chiaro, fluido (cristallizza molto lentamente, la sua fluidità è dovuta all'alta concentrazione di fruttosio circa 60%), delicato, dal gusto vanigliato, dall'odore fruttato, ricorda vagamente quello dei suoi fiori.
É un miele che può avere un leggero effetto lassativo.
Nelle campagne, ancora oggi, i fiori di questa pianta, si usano per preparare, quando non sono ancora completamente sbocciati, ottime frittate o frittelle dolci in pastella, aggiunti all'insalata le conferiranno un gusto piacevolissimo.
Qui dove abito, nella bergamasca, dove questa pianta viene detta Rübì, ricordo che fino a pochi anni fa i rametti giovani venivano dati in pasto ai conigli.
I fiori secchi, si possono usare per preparare un tè carminativo e stomachico, in alcune regioni il loro infuso è utilizzato per tingere di nero i capelli.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
ARIETTI N., La flora economica e popolare del territorio bresciano. Geroldi. Brescia 1974.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
TRISKA J. La flora d'Europa. Melita, La Spezia 1990.


Scheda realizzata da Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:10
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), giu 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:14
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), giu 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:16
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), giu 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:21
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), giu 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:25
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), giu 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:28
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), giu 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 22:32
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG), mag 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 23:05
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Capo Noli (SV), apr 2008
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 15 giu 2008, 23:07
da Marinella Zepigi
Robinia pseudoacacia L.
Endine Gaiano (BG)
Foto di Marinella Zepigi

Re: Robinia pseudoacacia L. - Robinia

Inviato: 16 ago 2009, 22:38
da patty
Robinia pseudoacacia L.
Fabaceae: Robinia, Gaggia
Sassuolo (MO), ago 2009
Foto di Patrizia Ferrari

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