Fl. Friburg. 3: 886 (1829)
Althaea hirsuta L.
Malvaceae
Altea ispida, Malva setolosa, Deutsch: Rauer Eibisch
English: Rough marsh-mallow
Español: Malvavisco peludo
Français: Guimauve hirsute
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale alta 10 - 25(70) cm.
Fusto eretto o semi-prostrato, ramoso, ricoperto di peli semplici e misti a quelli stellati nella parte superiore.
Foglie basali lungamente picciolate, di forma palmato-lobata con margine crenato o dentato e ricoperte di peli semplici (8) - 10 - 40 cm; foglie superiori alterne, con corto picciolo o subsessili, 3 - 5 palmato-lobate con i segmenti lineari-lanceolati, dentati o serrati.
Stipole persistenti 5 - 8 mm, di forma lineare-lanceolata o ovato-lanceolata, intere e ricoperte di peli semplici.
Fiori solitari posti all'ascella delle foglie con peduncolo più lungo della foglia ascellante e ricoperto di peli semplici e stellati.
Segmenti dell'epicalice 10 mm, connati alla base, di forma lanceolata o ovato-lanceolata, aguzzi, che si accrescono durante la fruttificazione e ricoperti di peli semplici.
Sepali (9)10 - 15(17) mm, densamente ricoperti di peli semplici a base bulbosa, di forma triangolare-lanceolata o ovata.
Petali 5 di colore che varia dal rosa al celestino o più raramente bianchi, di forma obcuneata e ± lunghi quanto i sepali 10 - 15 mm.
Antere gialle.
Il frutto è uno schizocarpo (camario) discoide, formato da (10)12-18 mericarpi semicircolari, glabri con presenza di rughe trasversali (10) 12 - 18 e misurano ± 2 - 2,5 x 2 mm; uniloculari, monospermi e indeiscenti.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti prativi, pascoli, ruderi, lungo strade e sentieri, più raramente nelle garighe, da 0 a 1200 m slm.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino classico (Cicerone), affine a quello greco μάλᾰχη malákhe, assonante con μᾰλάσσω malásso rammollire per la sua azione emolliente, benevola; una tradizione popolare collega il nome al medioevale male va, scaccia male, per le sue proprietà officinali.
L'epiteto specifico, setigera: da séta, setola e da géro portare: fornito di peli setolosi
Proprietà ed utilizzi:

Le giovani foglie possono essere utilizzate come ortaggi. Nella medicina popolare veniva utilizzata per fare cataplasmi per quarire foruncoli, infiammazioni del cavo orale, scottature, ustioni e dalle radici, ricche di mucillagini, se ne ricavava una polvere contro la tosse e la diarrea. I principi attivi presenti, oltre alle mucillagini sono: pectine, oli essenziali, zuccheri, flavonidi, ossalato di calcio, acido caffeico e cumarine.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
http://www.floraiberica.es/
M. Blamey - C. Grey - Wilson, Toutes les fleurs de Mediteraanée, Delachaux et Niestlé
Enc., 1979, Nel Mondo delle Piante, VOL. 1° - Ed. Motta
JAUZEIN P., 1995. Flore des champs cultivés, INRA, Paris
https://www.actaplantarum.org/flora/flo ... 20setigera
http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php?id=738
Antonino Messina