Arch. Bot. 1(2): 1 (1797)
Barkhausia setosa (Haller f.) DC., Crepis hispida Waldst. et Kit
Asteraceae
Radicchiella cotonosa, Crepide ispida, Deutsch: Borsten-Pippau
Englis: Bristly hawksbeard
Español: Cerraja peluda, radicheta amarilla
Français: Crépide hérissée
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale alta da 15 a 60 cm, con fusti eretti, fogliosi, generalmente ramificati dalla base, all'interno cavi, di colore verde pallido con venature rossastre, abbondantemente ispidi e grossolanamente pelosi.
Foglie basali a rosetta, si presentano da lanceolate a spatolate con denti acuti, a pennatosette, quelle del caule sessili, amplessicauli, triangolari con la base allargata in 2-3 coppie di denti divaricati, quelle dell'apice bratteiformi.
Infiorescenza corimbose erette prima dell'antesi, poi lasse. Le singole infiorescenze sono composte da un unico capolino peduncolato terminale per ogni ramificazione. I fiori tutti ligulati di 10-13 mm di Ø, di colore giallo chiaro, soventi rossastri all'esterno, provvisti di involucro campanulato di 8-10 mm, con squame esterne, divergenti, lineari-acuminate, carenate, lunghe ± metà delle interne; quelle interne appressate, tutte munite di setole gialle e rade senza glandole.
Frutti acheni di 3-5 mm con becco, con striature (10-12) molto o poco marcate. Il becco è sempre più corto per gli acheni periferici.
Tipo corologico: Euri-Medit.-Orient. - Dalla Balcania alla Turchia ed Egitto.
Habitat: Elemento diffuso in coltivi e incolti, prati e luoghi erbosi mantenuti a sfalcio periodico; dal mare alle regioni montane fino a 1200 m
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere Crepis deriva dal greco krepis= scarpa, sandalo, forse in riferimento le foglie della rosetta rasenti a terra, mentre il nome specifico setosa dal latino setosus = con peli simili alla seta con riferimento alla pubescenza della pianta.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibilePianta commestibile, usata preferibilmente sia in insalata che cotta per misticanze con altre verdure. Essendo reperibile per un periodo più tardivo a confronto di altre congeneri è particolarmente apprezzata in cucina.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Mirna Medri
