Prosp. Hist. pl. Dauphiné 48 (1779)
Dianthus collinus Waldst. & Kit., Dianthus seguieri Vill. subsp. italicus Tutin, Dianthus seguieri Vill.
Caryophyllaceae
Garofano di Séguier, Deutsch: Busch-Nelke
English: Sequier’s pink
Français: oeillet de Seguier
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea alta 30 - 60 cm con radici filiformi.
Fusti brevemente striscianti, ramosi ± glabri, legnosi alla base, quelli fioriferi eretti e angolosi.
Foglie opposte, uninervie, lineari-lanceolate, larghe 1 - 3(- 6) × 20 - 40 mm, con margine scabro, guaine di 1 - 2 mm.
Fiori peduncolati raggruppati in mazzetti di 2 - 4 all'apice del fusto, fasciati da brattee calicine (4 -6) ovali e mucronate lunghe 1/2 - 3/4 del calice che è cilindrico (14 - 18 mm) e gamosepalo.
Corolla dialipetala (5), rosa chiaro, screziata di macchioline purpuree, con margine obovato-cuneato, dentellato e a fauce barbata.
Stami 10, ovario supero, il frutto è una capsula deiscente per 5 denti apicali, semi scuri.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Habitat: Boschi di latifoglie, orletti forestali, prati mesofili e aridi da 100 a 1000 m
Sistematica e possibili confusioni: Confondibile con Dianthus carthusianorum L. che però fiorisce prima e non ha il caratteristico cerchio più scuro sulla corolla ed ha i fiori in un singolo fascetto.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "Thiòs" = "Dio o Zeus" e da "ànthos" = "fiore" cioè "fiore divino". La specie è dedicata al botanico francese Jean François Séguier (1703-1784), descrittore della flora veronese.
Il nome volgare di "garofano" proviene dal latino " caryophyllus" = "garofalo" che con il tempo si trasformò nell'odierno "garofano".
Proprietà ed utilizzi:
I garofani si utilizzano in profumeria per estrarne le essenze profumate. L'uso correlato alla medicina è stato giudicato di nessun valore, anche se nella medicina popolare veniva usato come espettorante e diuretico.
Note e Curiosità: Da più di cento anni il Dianthus (detto oggi garofano dei fioristi) ha ottenuto, dopo innumerevoli incroci, il carattere di rifiorescenza, in grado di permettere la coltivazione anche nei mesi invenali, nelle serre o nei paesi a clima mite. Ciò ha coinciso con lo sviluppo del mercato dei fiori recisi importante dal punto di vista economico.
Storicamente il garofano veniva usato dai musulmani i quali se ne servivano per dare profumo ai liquori; in Europa fu portato nella seconda metà del XIII sec., a seguito della spedizione di S. Luigi contro gli infedeli di Tunisi.
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
Zangheri P. - Flora Italica - Cedam - 1993
Enc. - Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
Biodiversità in Provincia di Prato 3° vol. - Le Balze - 2006
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Nino Messina