Brit. Fl., ed 2 (Hull) 114 (1808)
Basionimo: Erica vulgaris L.
Ericaceae
Brughiera, Brugo, Erica, Brentoli, Grecchia, Sorcelli, Scopetti, Deutsch: Besenheide, Heidekraut
English: Common Ling
Español: Brezo
Français: Bruyère commune
Forma Biologica: Ch frut - Camefite fruticose. Piante perenni con fusti legnosi, ma di modeste dimensioni.
NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
Descrizione: Piccolo arbusto sempreverde con portamento cespuglioso a volte eretto e a volte semiprostrato, che ricopre il terreno circostante anche in modo compatto.
I fusti legnosi, tenaci, molto ramificati, generalmente glabri, ma più o meno pubescenti nei rami giovani, normalmente si elevano fino a 50 cm di altezza, ma possono superare anche il metro.
Le foglie sempreverdi, sono minute (2-3 x 0,7 mm), simili a squamette appressate al fusto, opposte e decussate (ogni coppia è inserita in posizione alterna rispetto alla precedente), lineari, embricate (che si coprono a vicenda come le tegole dei tetti), fanno forma triangolare, sono sessili con due orecchiette alla base.
I numerosi fiori ascellari, rosei e lucenti, con perianzio persistente, sono inseriti in lunghi racemi semplici, terminali, spesso unilaterali (rivolti dallo stesso lato), talvolta fogliosi al di sopra dell'apice. Hanno 6-8 piccole brattee lineari alla base che formano piccolo calicetto.
Il calice dialisepalo, membranoso, più lungo della corolla è diviso in 4 lobi di 3-4 mm, di aspetto petaloide, liberi, più o meno sovrapposti, dello stesso colore roseo-biancastro o roseo-purpureo della corolla. La corolla ha forma campanulata, circondata dai sepali del calice, è divisa in alto in 4 lobi oblungo-lanceolati, fusi solo alla base. Il fiore mostra 8 stami, antere acute, ovario supero peloso con un solo stilo assai lungo che sporge vistosamente dal iore.
Il frutto, racchiuso dal calice e dalla corolla è una capsula setticida, divisa internamente in 4 loculi contenenti semi ovoidali.
Tipo corologico: Anfiatl. - Presente sui due lati dell'Atlantico (Nordamerica ed Europa).
Europ. - Areale europeo.
Habitat: questa pianta diventa molto vistosa nel periodo della fioritura, quando dipinge di rosa vaste aree di brughiere, sottoboschi e pascoli. E’ legata a suoli acidi e terreni silicei e la si trova dalla pianura sino a 2000 m.(e a volte anche 2.700 m)
Sistematica e possibili confusioni: Pianta assai variabile nelle dimensioni, pelosità e colore che hanno fatto riconoscere diverse varietà e forme:
C. vulgaris var. pubescens W.D.J.Koch ,
C. vulgaris var. hirsuta (Gray) Rouy : specie dipiccole dimensioni e compatta con foglie grigio–verdi e fiori porpora,
C..vulgaris var. condensata Lamotte,
C. vulgaris var. alba (Weston) G.Don : che ha fiori bianchi e doppi.
Specie somigliante che vegeta negli stessi habitat, con i fiori dello stesso colore ma 5meri, con corolla e foglie più lunghe è l' Erica carnea L. (Erica carnicina o Scopina)
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Calluna deriva dal greco "kalluno" = scopare, infatti i suoi rami venivano usati per fare scope da giardino. Vulgaris dal latino= comune, conosciuto da tutti.
Proprietà ed utilizzi:

le sommità fiorite contengono tannini, arbutina, acido fumarico ed hanno proprietà astringenti ed antinfiammatorie, antisettiche delle vie urinarie e antireumatiche.
Vengono usate come decotto, per uso interno, nella cura delle cistiti, nelle leucorree, nei reumatismi e nelle albuminuria e per uso esterno, per curare la gotta, le dermatosi squamose e le nevralgie reumatiche, le mucose infiammate e le pelli arrossate e con foruncoli.
Costituisce un prezioso alimento per gli animali che vivono ad elevate altitudini (caprioli, cerci, pecore) quando la neve ricopre le piante più basse.
Industrialmente si ricavano tannini e coloranti.
I fusti legnosi vengono utilizzati per preparare scope.
Note e Curiosità: Per la sua diffusione il brugo è fiore nazionale della Scozia e della Norvegia.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare..
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Principali Fonti
SANDRO PIGNATTI, Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982.
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., I fiori delle Apuane, Mauro Baroni & c. s.a.s., Viareggio, 1994
MAINARDIS G., Atlante illustrato della Flora del Parco delle Prealpi Giulie, Resia (UD) Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica, Berna, 2001
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Giuliano Salvai