Sp. Pl., ed. 3: 2004 (1803)
Basionimo: Jacobaea ovata G. Gaertn. & al.
Altri sinonimi: Senecio fuchsii C.C. Gmelin, Senecio sarracenicus L. p.p.
Asteraceae
Senecione di Fuchs, Senecione ovato, Deutsch: Fuchs-Greiskraut
English: Wood ragwort
Français: Séneçon de Fuchs
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra o villosa, alta 40 - 180 cm.
Fusto eretto, ramoso, glabro e striato, spesso arrossato.
Foglie caulinari alterne, oblungo-lanceolate e acuminate con margine finemente e regolarmente dentellato; subsessili con picciolo corto, glabre nella pagina superiore e leggermente pubescenti in quella inferiore.
Infiorescenza corimbosa di 20 - 30 cm di Ø, formata da numerosi capolini (8 - 15). Involucro cilindrico, largo 2 - 3 mm e lungo 6 - 7 mm, con 8 squame lineari di 8 - 9 (10) mm, glabre, tutte uguali; alla base dell'involucro sono presenti squamette lineari, molto strette, riflesse, assai più brevi di quelle interne.
Fiori gialli con 3 - 5 ligule raggianti, i tubulosi 8 mm in numero di 6-8.
I frutti sono cipsele (acheni) cilindriche, lunghe circa 4 mm, con pappo di peli bianchi e sottili di circa 10 mm.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Habitat: Suoli freschi in boschi umidi, bordi di ruscelli su substrato siliceo o con suolo decarbonato. Da 700 a 2200 m
Sistematica e possibili confusioni: Della stessa entità, nella flora italiana sono presenti tre sottospecie :
- Senecio ovatus subsp. alpestris (Gaudin) Herborg
- Senecio ovatus (G. Gaertn., B. Mey. & Scherb.) Willd. subsp. ovatus
- Senecio ovatus subsp. stabianus (Lacaita) Greuter
Confondibile con Senecio germanicus Wallr. che presenta un fusto più angoloso e le foglie caulinari sessili e più appressate, inoltre l'infiorescenza possiede 16 - 25 fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Dal latino "senex" = " vecchio" in allusione al suo ricettacolo che si presenta come una testa calva.
Altra ipotesi tramandata è quella che nell'antica grecia "géron" significava "vecchio" e "gereione" indicava il ciuffo bianco dell'airone maggiore. Dioscoride chiamava questa pianta " erigeron" = "vecchio primaverile".
L'epiteto della specie è riferito alla forma dei petali.
Proprietà ed utilizzi:

Pianta mellifera utilizzata nella medicina popolare come vulneraria e diuretica. La specie S. vulgaris L. è quella che possiede maggiori proprietà medicinali, per la presenza dell'alcaloide senecionina, resine e sali potassici. Solo recentemente è stata scoperta la sua attività emmenagoga capace di migliorare il flusso mestruale attenuandone le manifestazioni dolorose.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
Zangheri P. - Flora Italia - Cedam -1976
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
J.C. Rameau - D. Mansion - G. Dumé - Flore Forestière Francaise - I.D.F. - 1996
U. Boni - G. Patri - Le erbe medicinali aromatiche e cosmetiche - Fabbri Ed. - 1979
Scheda realizzata da Antonino Messina