Monti Sibillini, sotto Monte Bicco nella Valle del Bove (MC), quota 1800, 7 Agosto
Foto di Daniele Carbini.
La pianta formava dei cuscinetti compatti tra le rocce e i detriti calcarei; potrebbe trattarsi di Minuartia capillacea (All.) Graebn.?
Datemi un parere se è possibile, se lo fosse sarebbe un bel rotrovamento.
Grazie
daniele.
P.S.: i Sibillini non sono le Alpi, ma Vi assicuro che una vacanza botanica da queste parti garantisce ogni giorno più di una sorpresa - prima o poi non torno a casa e al diavolo la pensione!
Cherleria capillacea (All.) A.J.Moore & Dillenb.
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I messaggi di questo forum costituiscono una preziosa documentazione della presenza allo stato spontaneo della flora italiana ordinata in base alla data del rinvenimento, sequenza che verrebbe alterata da qualsiasi intervento successivo, ammissibile SOLO in caso di errori nella determinazione. Per segnalare errori inviate un messaggio nel forum "Correzioni e modifiche ad Archivio floristico" ricopiando il Topic_id che trovate in cima a ogni topic dell'Archivio
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- daniele.carbini
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Re: Cherleria capillacea (All.) A.J. Moore & Dillenb.
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Re: Cherleria capillacea (All.) A.J. Moore & Dillenb.
Dunque...
Seguendo il Pignatti (1: 200), arrivo subito alla seconda possibilità della dicotomia 2: Petali più lunghi del calice.
Poi: sepali con nervi evidenti
Penso di poter escludere "Foglie lunghe 3-10 mm", in quanto arrivo a specie sensibilmente diverse.
Seguendo l'altra via (fg. lunghe 10-30 mm) escludo M. austriaca, essendo pianta diversa, arrivo alla seconda possibilità della dicotomia 17 e mi fermo alla prima della 18: fg. rigide, patenti. -> M. graminifolia.
La descrizione mi pare appropriata, ma la forma dei sepali è molto diversa (acutissima).
Passo alla 2a possibilità della 18, foglie flaccide, erette.
Poi: Sepali acuti: no; quindi apice dei sepali arrotondato
L'alternativa finale è tra M. laricifolia e M. capillacea
La prima la conosco direttamente, perlomeno nella sua subsp. ophiolitica, ed è piuttosto diversa. Ad es. non presenta sepali glandolosi.
Quindi direi che la tua diagnosi se non è corretta perlomeno non trova alcuna controindicazione.
Ho visto in Flora Alpina e la foto ritrae qualcosa di molto simile alla pianta da te postata; là gli scapi sono uniflori, ma non è un carattere significativo.
Io sono arrivato qua.
Spero che qualche "alpico" dia un'opinione basata sulla conoscenza diretta della pianta...
Ciao
Ale
Seguendo il Pignatti (1: 200), arrivo subito alla seconda possibilità della dicotomia 2: Petali più lunghi del calice.
Poi: sepali con nervi evidenti
Penso di poter escludere "Foglie lunghe 3-10 mm", in quanto arrivo a specie sensibilmente diverse.
Seguendo l'altra via (fg. lunghe 10-30 mm) escludo M. austriaca, essendo pianta diversa, arrivo alla seconda possibilità della dicotomia 17 e mi fermo alla prima della 18: fg. rigide, patenti. -> M. graminifolia.
La descrizione mi pare appropriata, ma la forma dei sepali è molto diversa (acutissima).
Passo alla 2a possibilità della 18, foglie flaccide, erette.
Poi: Sepali acuti: no; quindi apice dei sepali arrotondato
L'alternativa finale è tra M. laricifolia e M. capillacea
La prima la conosco direttamente, perlomeno nella sua subsp. ophiolitica, ed è piuttosto diversa. Ad es. non presenta sepali glandolosi.
Quindi direi che la tua diagnosi se non è corretta perlomeno non trova alcuna controindicazione.
Ho visto in Flora Alpina e la foto ritrae qualcosa di molto simile alla pianta da te postata; là gli scapi sono uniflori, ma non è un carattere significativo.
Io sono arrivato qua.
Spero che qualche "alpico" dia un'opinione basata sulla conoscenza diretta della pianta...
Ciao

Ale
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Re: Cherleria capillacea (All.) A.J. Moore & Dillenb.
Grazie Ale, mi conforti non poco.
Anch'io avevo seguito la stessa strada e mi fermavo a M. graminifolia.
Poi, vedendo che l'iconografia e la descrizione riportate da Pignatti non combaciavano con la pianta, ho forzato la mano e sono andato avanti: la descrizione di M. capillacea è precisa (apice dei sepali, nervi, ghiandole) e cercavo una conferma.
Grazie ancora per la disponibilità.
Ciao
daniele.
Anch'io avevo seguito la stessa strada e mi fermavo a M. graminifolia.
Poi, vedendo che l'iconografia e la descrizione riportate da Pignatti non combaciavano con la pianta, ho forzato la mano e sono andato avanti: la descrizione di M. capillacea è precisa (apice dei sepali, nervi, ghiandole) e cercavo una conferma.
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Ciao
daniele.
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