Isis (Oken) 2(5): 821 (1818)
Rubus dalmaticus Tratt., Rubus lejeunei Weihe ex Lej, Rubus rusticanus Mercier, Rubus dalmatinus Tratt. ex Focke, Rubus discolor Weihe & Nees, Rubus francipani Tineo ex Guss., Rubus istriacus Posp. p.p.
Rosaceae
Rovo comune, Rovo a foglie d'olmo, More, Deutsch: Mittelmeer-Brombeere, Ulmenblatt-Brombeere
English: Elmleaf blackberry
Español: Zarzamora
Français: Ronce à feuilles d’orme
Forma Biologica: NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Pianta arbustiva perenne, sempreverde, sarmentosa, avente una grossa radice legnosa pollonifera da cui si dipartono lunghi turioni di 50 - 150 (300) cm che si presentano in posizione sub-eretta o arcuata poi ricadente e con gemma apicale radicante; di colore violaceo o arrossato e pruinoso, Ø 6 - 10 mm, la forma pentagonale-scanalata e ricoperti di peli stellati, semplici o fascicolati e muniti di robusti aculei alla base e ± adunchi.
Foglie alterne, palmate e picciolate con (3) 5 foglioline di colore verde cupo, glabre nella faccia superiore mentre quella inferiore è bianca e tomentosa per la presenza di densa peluria (c. 40/50 peli x c.q.); fogliolina terminale obovata a base arrotondata e presenza di mucrone di (8) 10 - 15 mm e con nervatura evidente ; lamina irregolarmente dentata ; gli altri segmenti sono palmato-ellittici con lembo dentato (i minori ellittici e rivolti verso il basso 1,5 - 3 x 3-4,5 cm; i maggiori sono i mediani , patenti e di forma obovato-acuminata 5 x 6 cm); il picciolo presenta piano, glabro e provvisto di 6 - 10 aculei falciformi; stipole lineari di c. 1 mm.
Infiorescenza formante una pannocchia terminale piramidata senza brattee e con presenza di foglie a 3- 5 lobi con pagina superiore coriacea e verde - scura mentre la pagina inferiore bianco tomentosa, gli aculei sono di numero variabile 3 - 14 di (3) 5 - 8 (9) mm alla base.
Fiori riuniti in gruppi apicali picciolati (con presenza di aculei) abbondantemente tomentosi e calice con 5 sepali ovali e lungamente acuminati, bianco-tomentosi, glanduliferi e riflessi (3 - 7 mm) verso il basso alla fruttificazione.
Petali 5 rosa o raramente bianchi, più lunghi del calice, di forma ovale o sub-orbicolare (9 - 13 mm); antere ± pelose su numerosi stami bianchi o rosei come gli stili.
Il frutto è formato da drupeole riunite intorno a un ricettacolo (mora) prima rosso, poi nero e lucido a maturazione, dal Ø di c. 1 cm e contenente ognuna un piccolo seme marrone chiaro di forma irregolarmente ellittica con la superfice ricoperta di piccoli opercoli.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Europ. - Areale europeo.
Habitat: Terreni incolti, lungo sentieri, boschi ripariali, macerie da 0 a 1400 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Questo genere è tra quelli più studiati, per il gran numero di specie riconosciute e per i numerosi ibridi comparsi e ancora non stabili.
Nella Flora Italiana, tra stabili e incerti vengono citati 58 specie (Vedi nel Forum in IPFI), quelle più comuni e diffuse sono, oltre a quella descritta, le seguenti:
- Rubus bifrons Vest
- Rubus caesius L.
- Rubus silesiacus Weihe
- Rubus canescens DC.
- Rubus idaeus L.
- Rubus hirtus Waldst. & Kit. (group)
- Rubus laciniatus Weston
- Rubus macrophyllus Weihe & Nees
- Rubus phoenicolasius Maxim.
- Rubus praecox Bertol.
- Rubus saxatilis L.
- Rubus sect. Corylifolii Lindl.
- Rubus sulcatus Vest
Prima della fruttificazione può essere facilmente scambiabile con Rubus caesius L. che però presenta foglie ricoperte da pruina biancastra e con 3 segmenti. Il frutto bluastro e pruinoso.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine del genere è comparso per la prima volta, perchè usato da Virgilio, nelle - Georgiche III, 31- mutuandolo da "ruber" = "rosso" con evidente allusione al colore dei suoi frutti.
L'epiteto della specie è collegato alla forma delle foglie che ricordano quelle dell'Olmo.
Proprietà ed utilizzi:

Parte utilizzata sono le radici e le foglie che contengono questi principi attivi:
- Tannini idrolizzabili
- Acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico)
- Vitamina C
- Idrochinone e arbutina
- Tracce di olio essenziale
Nella medicina popolare le piante di Rubus sono utilizzate per l'attività astringente, come diuretico, e depurativo. L'azione terapeutica prodotta riguarda:
Flogosi oro-faringea, gastroenteriti, infiammazioni intestinali e emorroidali, azione ipoglicemizzante e blandamente lassativa.
Le more sono consumate fresche o sottoforma di marmellata o gelatina . Il frutto può considerarsi tra quelli più nutrizionali in quanto contiene proteine, lipidi, glucidi, calcio, ferro, vit. A e C. I semi contengono acido alfa-linolenico (Omega-3),e acido linoleico (Omega-6).
Note e Curiosità: La Batologia è quella scienza utilizzata dai botanici, a livello europeo, per cercare di descrivere insieme, in modo univoco, quanto più possibile di questo genere, per non incorrere in ripetizioni visto l'elevatissimo numero di ibridi.
Secondo una tradizione popolare le more non vanno mangiate dopo S. Michele (29 settembre) perchè in tale giorno il demonio ci sputa sopra rendendoli insipidi e mollicci.
I romani usavano masticare le foglie per curare le emorragie gengivali.
I primi germogli primaverili vengono colti per produrre un'acqua aromatica, depurativa, in grado di favorire la cura dell'intestino.
I sarmenti despinati vengono utilizzati per fare cesti molto resistenti
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
FIORI A., 1923-1929. Nuova flora analitica d'Italia, Firenze, Tipografia M. Ricci
CHIEJ R., 1953. Piante medicinali, Arnoldo Mondadori
CAMPANINI E., 2000. Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Scheda realizzata da Antonino Messina