Diss. 2: 67 (1786)
Dinacrusa cretica (Cav.) G.Krebs
Malvaceae
Malva cretese, Deutsch: Kretische Malve
English: Mediterranean mallow
Español: Campanita, malvilla
Français: Mauve de Crète
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua alta 40 cm, con fusti eretti o prostrato-ascendenti, ispidi, ricoperti di peli semplici patenti a base bulbosa e di piccoli peli stellati applicati.
Foglie inferiori da suborbicolari a palmatopartite di 5-50 x 5-60 mm, lungamente picciolate (± 40 mm).
Foglie superiori divise in 3-7 lobi palmati, con margine crenato e ispide per peli stellati.
Stipole 5-6 mm, di forma lanceolato-lineare lesiniforme, acuminate e ricoperte di peli stellati.
Fiori di 1-1,5 cm di Ø, solitari, posti su peduncoli ascellari che risultano più lunghi della foglia.
Epicalice setoso formato da 3 brattee di 3-9 mm, di forma lineare-triangolare, il margine ciliato e inseriti alla base del calice che è accrescente e con lobi strettamente lanceolato-lineari con presenza di tubercoli.
Sepali 7-10 mm, da lineari a triangolari, ispidi e ciliati al margine.
Corolla ± subeguale al calice.
Petali 10-14 mm, smarginati o tronchi all'apice, di colore roseo-venato viola o azzurro (raramente bianchi), poco più lunghi dei sepali.
Tubo staminifero cosparso di peli.
Stami numerosi saldati in colonna con gli stili.
Il frutto è un mericarpo castano-scuro che a maturità vira al rossastro, 1,5-2,5 mm di Ø con superficie quasi liscia e attraversata da fasce trasversali rugose lateralmente.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Distribuzione: Vedi cartina allegata.
Habitat: Soprattutto in incolti aridi calcarei da 0 a 1400 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Nella Flora Italiana sono presenti 2 subspecie:
1) Malva cretica Cav. subsp. cretica (descritta sopra)
2) Malva cretica subsp. althaeoides (Cav.) Bég. Fusto alto circa 80 cm con peli patenti a base bulbosa; petali il doppio dei sepali, di colore rosa pallido che virano al lilla nella disseccazione. Tubo staminifero glabro; acheni glabri e lievemente alati. Incerta in Puglia.
Potrebbe essere confusa con Malva sylvestris L. che però ha un portamento prostrato-diffuso e i segmenti dell'epicalice più stretti, le foglie con lamina a contorno circolare o pentagonale, 5 lobi arrotondati con margine dentato e con la base cuoriforme.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Malva: assonante con il greco "malátto" io rammollisco e con "malákhe" emolliente, benevola
cretica: (Acantholimon) dall’antico greco “Κρήτη Krētē” Creta: dell'isola di Creta, cretese.
Proprietà ed utilizzi:
Specie officinaleLa Malva (la più usata è la Malva sylvestris) è una delle piante di più antico uso, citata da Plinio e Virgilio, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, bechiche, emollienti, vulnerarie.
Contiene:
- Mucillagini (Glucosio, galattosio, arabinosio, ramnosio, acido galatturonico) usati come decongestionanti dell'apparato digerente, respiratorio e urinario.
- Tannini (per infiammazioni e ulcerazioni delle mucose).
- Antociani glicosidici: malvina e malvidina (sono i Pigmenti che colorano i fiori con potere antiossidante).
- Flavonoidi (intervengono specialmente nel blocco dei radicali liberi responsabili di malattie croniche degenerative).
- Polisaccaridi (sono carboidrati che hanno funzione energetica, plastica, regolatrice e antichetogena).
Note e Curiosità: Il poeta Marziale in casa faceva magri pranzi ma si riscattava quando era invitato e sdraiato sul triclinio di un amico o di un mecenate. Il giorno dopo per smaltire la scorpacciata, si faceva preparare una zuppa di malva che serviva da emolliente e depurativo dell'apparato digerente.
Quando si vuol bollare qualcuno di insignificante o inetto o da buono a nulla, proverbialmente si diceva "simile all'unguento malvino" (Scotti, 1872).
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
FIORI A., 1923-1929. Nuova flora analitica d'Italia, Firenze, Tipografia M.Ricci
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
JAUZEIN P., 1995. Flore des champs cultivés, INRA, Paris
Enc. Nel Mondo delle Piante 3° vol., 1980, ed.Motta
Enrica Campaini, 2000, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali - Tecniche Nuove
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Antonino Messina
