Sp. Pl.: 461 (1753)
Euphorbiaceae
Euforbia cipressina, Erba cipressina, Deutsch: Zypressen-Wolfsmilch
English: Cypress spurge
Español. Euforbia ciprés
Français: Euphorbe petit-cyprès
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, rizomatosa, glabra, verde-glauca, con fusti eretti semplici o ramificati alla sommità, talvolta arrossati, privi di foglie alla base, le ramificazioni hanno fogliame denso. Tutta la pianta contiene un latice bianco, amaro e appiccicoso. Altezza 15÷ 60 cm.
Le foglie sono alterne, glabre e setacee, con margine intero, strette e lineari, addensate, di colore verde-giallastro, meno dense sugli steli fiorali.
Pleiocasio con 12÷15 raggi 1÷2 volte bifidi, posto sopra un involucro di brattee ovato-reniformi simili alle foglie, prima gialle, si arrossano verso la fine della fioritura.
L'infiorescenza detta ciazio, simulante un unico fiore bisessuale circondato da 2 brattee basali, è glabra, prima giallo-verdastra poi rossastra, l' ovarioè centrale e lungamente peduncolato; dall'ascella di 5 brattee partono cime di stami nudi e articolati, fra le brattee si trovano ghiandole reniformi o ± semicircolari.
I frutti sono capsule triloculate, solcate, verrucose e zigrinate, contenenti 3 semi ovoidali grigi.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Europ. - Areale europeo.
Habitat: Vegeta negli incolti e lungo i bordi delle strade, nei prati aridi e nelle aree antropizzate; generalmente 0÷1.500 max 2.500 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere, secondo Dioscoride e Plinio, deriva dal nome di Euphorbos ( I sec. a.C.) medico di Juba II, re della Numidia, scopritore delle virtù di questa piante.
Proprietà ed utilizzi:

Pianta tossica laticifera, acre e con proprietà vescicatorie caustiche.
La scorza della radice contiene resine, caucciù, euforbone, gomme, oli, l'azione è soprattuto emetica e purgativa; infusa nel vino era indicata nei casi di idropisia.
La presenza in grande quantità nel foraggio può causare gravi disturbi, il bestiame non se ne ciba, anzi la evita accuratamente.
Il latice può provocare vesciche ed irritazioni della pelle, la medicina popolare la indica per togliere calli e verruche.
Note e Curiosità: La struttura del ciazio, simula quella di un fiore semplice in maniera così verosimile, che anche Linneo e altri autori, lo indicavano come un vero fiore. Le ghiandole del ciazio, generalmente producono nettare e, l'impollinazione è prevalentamente zoofila. La moltiplicazione tramite stoloni, è molto veloce e l'Erba cipressina può invadere rapidamente intere aree.
Le Euphorbiaceae sono una grande famiglia tropicale, diffuse in tutti i climi, esclusi quelli artici, che comprende specie dai portamenti completamente diversi: legnose quali alberi, arbusti, liane, succulente cactiformi, e specie erbacee. A questa famiglia appartengono piante di grande utilità quali, ad esempio Hevea brasiliensis, che fornisce il caucciù, attraverso l'incisione del fusto, il Ricinus communis, da cui semi si estrae l'olio di ricino e Euphorbia pulcherrima che è ampiamente commercializzata, forse risulta conosciuta ai più con il nome comune di Stella di Natale.
Spesso accanto ad esemplari "normali" di Euphorbia cyparissias crescono getti sterili, cioè esemplari attaccati dal micelio di Uromyces pisi, fungo parassita che si presenta anche su E. amygdaloides. Le piante si presentano con foglie anormalemtne allargate e ispessite e con macchie giallo-rossastre sulla pagina inferiore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
TRISKA J. La flora d'Europa. Melita, La Spezia 1990.
JAUZEIN P. Flore des champs cultivés, INRA, Paris. 1995
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Marinella Zepigi