Sono molto lieto

che ci sia qualcuno che si dia così tanto da fare per tentare di determinare gli amaranti...notoriamente poco graditi ai floristi e vegetazionisti italiani...
Per quanto riguarda le specie presentate, occorre dire anzitutto che stiamo parlando del gruppo più complesso del genere Amaranthus (gr. di A. hybridus), in virtù sia di una notevole variabilità fenotipica (intraspecifica e intrapopolazionale...talora individuale!) sia della frequenza non trascurabile di individui ibridi.
A. hybridus L. e A. powelli S. Watson s.l. [subsp. powellii e subsp. bouchonii (Thell.) Costea & Carretero - vedi Iamonico D., 2008, Inform. Bot. Ital., 40(2)] sono specie non sempre facilmente distinguibili.
Il carattere maggiormente costante è quello relativo alla struttura e lunghezza delle brattee fiorali, secondo la seguente chiave diagnostica semplificata:
Brattee con bordi membranosi assottigliantisi gradualmente verso l'apice e lunghe fino a 3,5 volte il perianzio....A. powellii
Brattee con bordi membranosi interrotti ± alla metà e lunghe fino a 2 volte il perianzio....A. hybridus
La pelosità del fusto è abbastanza variabile (sia tra individui diversi all'interno della medesima popolazione, sia nello stesso individuo), così come è variabile la struttura dell'infiorescenza (in particolare le ramificazioni della stessa). Tali caratteri possono essere considerati solo congiuntamente a quelli relativi alle brattee.
Per quel che vedo scriverei:
1) Amaranthus cfr. powellii S. Watson subsp. powelli, per le piante riferite al "Gruppo 1" (le foto dei fiori non sono esaustive);
2) Amaranthus cfr. hybridus L., per le piante riferite al "Gruppo 2" (mancano le foto dei fiori e la struttura dell'infiorescenza può presentarsi anche in A. powellii s.l.).
Scusate per la pignoleria, ma vorrei porre l'accento sulla difficoltà di determinazione delle specie afferenti ad Amaranthus, genere critico non solo per la flora italiana, ma anche per la flora europea e mondiale.