Esotiche: definizioni e terminologia
Inviato: 23 gen 2009, 09:17
Allego una breve definizione di specie alloctone, casuali, naturalizzate invasive, tratte da:
PYŠEK P., RICHARDSON D. M., REJMÁNEK M., WEBSTER G. L., WILLIAMSON M. & KIRSCHNER J., 2004 - Alien plants in checklists and floras: towards better communication between taxonomists and ecologists. Taxon, Utrecht, 53 (1): 131-143.
• Piante esotiche o alloctone o aliene: entità originarie di altri territori e giunte da noi in seguito all’attività volontaria o involontaria dell’uomo, a partire dalla nascita e diffusione dell’agricoltura nel Neolitico. All’interno di queste si distinguono le Neofite, giunte in Italia da dopo la scoperta dell’America (1.492 d.C.).
• Esotiche casuali: entità esotiche presenti allo stato spontaneo, ma che non formano popolamenti stabili e dipendono dal continuo apporto di nuovi propaguli (semi, bulbi, frammenti di fusto ecc.) per la loro persistenza.
• Esotiche naturalizzate: entità esotiche presenti allo stato spontaneo che formano popolamenti stabili, indipendenti dall'apporto, volontario o accidentale, di nuovi propaguli da parte dell’uomo.
• Esotiche naturalizzate e invasive: sono quelle specie esotiche naturalizzate che si riproducono e diffondono in modo massiccio e causano vari tipi di danni, in quanto entrano più o meno prepotentemente nelle cenosi vegetali, minacciando l’economia delle colture agrarie, la salute dell’uomo o la biodiversità.
Gabriele
PYŠEK P., RICHARDSON D. M., REJMÁNEK M., WEBSTER G. L., WILLIAMSON M. & KIRSCHNER J., 2004 - Alien plants in checklists and floras: towards better communication between taxonomists and ecologists. Taxon, Utrecht, 53 (1): 131-143.
• Piante esotiche o alloctone o aliene: entità originarie di altri territori e giunte da noi in seguito all’attività volontaria o involontaria dell’uomo, a partire dalla nascita e diffusione dell’agricoltura nel Neolitico. All’interno di queste si distinguono le Neofite, giunte in Italia da dopo la scoperta dell’America (1.492 d.C.).
• Esotiche casuali: entità esotiche presenti allo stato spontaneo, ma che non formano popolamenti stabili e dipendono dal continuo apporto di nuovi propaguli (semi, bulbi, frammenti di fusto ecc.) per la loro persistenza.
• Esotiche naturalizzate: entità esotiche presenti allo stato spontaneo che formano popolamenti stabili, indipendenti dall'apporto, volontario o accidentale, di nuovi propaguli da parte dell’uomo.
• Esotiche naturalizzate e invasive: sono quelle specie esotiche naturalizzate che si riproducono e diffondono in modo massiccio e causano vari tipi di danni, in quanto entrano più o meno prepotentemente nelle cenosi vegetali, minacciando l’economia delle colture agrarie, la salute dell’uomo o la biodiversità.
Gabriele