in Ridd., Hedley et W.R. Price, Fl. Gloucestershire: 61 (1948)
Basionimo: Cotyledon rupestris Salisb.
Altri sinonimi: Cotyledon umbilicus-veneris Auct. Fl. Ital., Umbilicus pendulinus DC.
Crassulaceae
Ombelico di Venere comune, Ombelico di Venere rupestre, Deutsch: Echter Venusnabel
English: Rock navelwort
Español: Ombligo de Venus, acerón
Français: Nombril de Vénus, ombilic des rochers
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, ermafrodita, glabra alta 10-60 cm con rizoma tuberoso, subgloboso e fusto eretto, cilindrico, generalmente non ramificato.
Foglie intere, carnose , alterne: le basali sostenute al centro da un lungo picciolo (4-20 cm), hanno la lamina orbicolare, concava al centro, e con margini crenati; le cauline poco numerose, decrescono verso l'alto e variano nella forma da subspatolate a lanceolate e cuneiformi con margine dentato e talvolta lineari.
Infiorescenza a racemo semplice terminale che occupa la gran parte del fusto (da 1/2 a 3/4), generalmente unilaterale, con bratte lineari uguali o più lunghe dei peduncoli.
I fiori penduli, lunghi fino a 1 cm, portati da peduncoli di 3-9 mm, hanno il calice a 5 lobi ovati e subacuti saldati alla base, corolla bianco-verdastra o paglierina, a volte soffusa di rosa, tubolare o sub-campanulata con lacinie triangolari-ovate e mucronate, saldate in un tubo 4 volte più lungo; stami 10 saldati al tubo corollino, ovario supero con 5 carpelli liberi ed un unico stilo corto.
Il frutto è un folliceto composto da 5 follicoli, con numerosi piccoli semi ovoidi o ellittici, di colore bruno scuro.
Tipo corologico: Medit.-Atl.(Euri-) - Coste atlantiche e mediterranee, ma con ampie penetrazioni nell'entroterra.
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Vegeta su litosuoli preferibilmente silicei, umidi, ombrosi e freschi costituiti da muri e fessure di rocce dal piano fino a 1200 m.
Sistematica e possibili confusioni: Sono presenti in Italia altre entità molto somiglianti quali:
Umbilicus chloranthus Heldr. & Sart. ex Boiss. (Ombelico di Venere maggiore): con infiorescenza lunga, ricca ma piuttosto lassa e talvolta ramosa e fiori dei 3-4 mm campanulato o subglobosi, che è specie mediterranea orientale.
Umbilicus horizontalis (Guss.) DC. (Ombelico di Venere minore) con racemo che occupa meno della metà del fusto, fiori orizzontali e lobi corollini acuti.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere dal latino umbilicus = ombelico per la forma delle foglie depresse centralmente, il nome specifico da rupestris per la sua ecologia.
Proprietà ed utilizzi:

Le foglie delle piante giovani oltre ad essere buone commestibili, erano considerate in passato come diuretiche e rinfrescanti ed anche utilizzate, dopo esser state ridotte in poltiglia, per lenire lievi ustioni e scottature della pelle.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora d'Italia - S.Pignatti
Flora Helvetica - K. Lauber, G. Wagner
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora - F.Conti, G.Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi
Flora Iberica
Piante medicinali P.Lanzara
Scheda realizzata da Giuliano Salvai