Jacobaea insubrica (Chenevard) Galasso & Bartolucci - Senecio insubrico
Inviato: 23 feb 2009, 20:27
Jacobaea insubrica (Chenevard) Galasso & Bartolucci
Nat. Hist. Sci. 2(2): 95 (2015)
Basionimo: Senecio carniolicus Willd. V insubricus Chenevard - Bull. Herb. Boissier ser. 2, 6: 368 (1906)
Altri sinonimi: Senecio incanus L. subsp. insubricus (Chenevard) Braun-Blanq., Jacobaea carniolica (Willd.) Schrank subsp. insubrica (Chenevard) Pelser, Jacobaea incana (L.) Veldkamp subsp. insubrica (Chenevard) B. Nord. & Greuter, Senecio insubricus (Chenevard) Flatscher, Schneew. & Schönsw.
Asteraceae
Senecione insubrico, Senecio insubrico, Séneçon d'Insubrie, insubrisches Greiskraut
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perennante, bianco-tomentosa, con rizoma legnoso e fusti eretti o ascendenti, spesso cespugliosi. Altezza 4-9 cm.
Foglie basali bianco-grigie, tomentose, con picciolo lungo 1-2 volte la lamina, questa bruscamente ristretta alla base, profondamente lobata o divisa in segmenti spatolati, generalmente con 1-2 lobi per lato, spesso ricoprentisi sui bordi.
Infiorescenza a capolino che forma dei densi corimbi contratti. Capolini di 1- 1,5 cm di Ø gialli o aranciati con 4-8 ligule esterne spatolate appena dentate all'apice, fiori tubolosi al centro, circondati da un involucro cilindrico con squame grigiastre, allungate, disposte in un'unica serie e alcune più piccole alla base, terminanti con una piccola punta purpurea, ripiegata verso l'esterno.
Frutti acheni di 2-3 mm, glabri.
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Distribuzione: Sulle montagne della regione alpina dei laghi insubrici, una fascia che abbraccia il Ticino e le Alpi bresciane.
Habitat: Pascoli e luoghi sassosi, generalmente su silice, da 1800 fino a 2600 m.
![Immagine](../schede/manut/s_map_comp.php?w=460&h=310&id=7128)
Sistematica e possibili confusioni: Nel nostro territorio sono presenti altre due specie molto simili:
Jacobaea incana (L.) Veldkamp - Senecione biancheggiante, che si contradistingue per avere sempre foglie molto bianco-tomentose, pennatosette, con picciolo breve e lamina divisa in segmenti ovato-ellittici, generalmente interi. Lunghezza delle brattee involucrali, macchiate di scuro, di 2,5- 3,5 mm, la cima terminale purpurea di ca 0,5 mm. Acheni pelosi in alto.
Jacobaea carniolica (Willd.) Schrank - Senecione della Carniola, che ha foglie dapprima grigio-tomentose, poi a maturità verdi glabrescenti, inciso-crenulate o pennatolobate, che si restringono gradatamente al picciolo allungato. Lunghezza delle brattee involucrali di ca 4 mm, la cima terminale purpurea di 0,7-1,5 mm. Acheni glabri.
Tassonomia filogenetica
![Immagine](../schede/manut/s_tas_comp.php?w=430&h=182&id=7128)
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Etimologia: Il nome generico (Jacobaea) potrebbe derivare da due fonti possibili: da "Jacob" Giacobbe, uno dei patriarchi, a cui il genere sarebbe stato dedicato. Per altri deriverebbe da 'Giacomo' e il genere sarebbe stato dedicato a S.Giacomo.
Il nome specifico deriva dall'Insubria, antica regione a nord di Milano lungo la valle del Ticino.
Proprietà ed utilizzi:
Specie tossica
Specie tossica.
Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Aeschimann D., Lauber K., Moser D.M., Theurillat J.P.,2004 - Flora Alpina. Bologna
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Mirna Medri
Un vivo ringraziamento a Bruno Lanzini per averci fatto conoscere questa interessantissima zona.
Nat. Hist. Sci. 2(2): 95 (2015)
Basionimo: Senecio carniolicus Willd. V insubricus Chenevard - Bull. Herb. Boissier ser. 2, 6: 368 (1906)
Altri sinonimi: Senecio incanus L. subsp. insubricus (Chenevard) Braun-Blanq., Jacobaea carniolica (Willd.) Schrank subsp. insubrica (Chenevard) Pelser, Jacobaea incana (L.) Veldkamp subsp. insubrica (Chenevard) B. Nord. & Greuter, Senecio insubricus (Chenevard) Flatscher, Schneew. & Schönsw.
Asteraceae
Senecione insubrico, Senecio insubrico, Séneçon d'Insubrie, insubrisches Greiskraut
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perennante, bianco-tomentosa, con rizoma legnoso e fusti eretti o ascendenti, spesso cespugliosi. Altezza 4-9 cm.
Foglie basali bianco-grigie, tomentose, con picciolo lungo 1-2 volte la lamina, questa bruscamente ristretta alla base, profondamente lobata o divisa in segmenti spatolati, generalmente con 1-2 lobi per lato, spesso ricoprentisi sui bordi.
Infiorescenza a capolino che forma dei densi corimbi contratti. Capolini di 1- 1,5 cm di Ø gialli o aranciati con 4-8 ligule esterne spatolate appena dentate all'apice, fiori tubolosi al centro, circondati da un involucro cilindrico con squame grigiastre, allungate, disposte in un'unica serie e alcune più piccole alla base, terminanti con una piccola punta purpurea, ripiegata verso l'esterno.
Frutti acheni di 2-3 mm, glabri.
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Distribuzione: Sulle montagne della regione alpina dei laghi insubrici, una fascia che abbraccia il Ticino e le Alpi bresciane.
Habitat: Pascoli e luoghi sassosi, generalmente su silice, da 1800 fino a 2600 m.
Sistematica e possibili confusioni: Nel nostro territorio sono presenti altre due specie molto simili:
Jacobaea incana (L.) Veldkamp - Senecione biancheggiante, che si contradistingue per avere sempre foglie molto bianco-tomentose, pennatosette, con picciolo breve e lamina divisa in segmenti ovato-ellittici, generalmente interi. Lunghezza delle brattee involucrali, macchiate di scuro, di 2,5- 3,5 mm, la cima terminale purpurea di ca 0,5 mm. Acheni pelosi in alto.
Jacobaea carniolica (Willd.) Schrank - Senecione della Carniola, che ha foglie dapprima grigio-tomentose, poi a maturità verdi glabrescenti, inciso-crenulate o pennatolobate, che si restringono gradatamente al picciolo allungato. Lunghezza delle brattee involucrali di ca 4 mm, la cima terminale purpurea di 0,7-1,5 mm. Acheni glabri.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico (Jacobaea) potrebbe derivare da due fonti possibili: da "Jacob" Giacobbe, uno dei patriarchi, a cui il genere sarebbe stato dedicato. Per altri deriverebbe da 'Giacomo' e il genere sarebbe stato dedicato a S.Giacomo.
Il nome specifico deriva dall'Insubria, antica regione a nord di Milano lungo la valle del Ticino.
Proprietà ed utilizzi:
![Immagine](../images/iconaVV.gif)
Specie tossica.
Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Aeschimann D., Lauber K., Moser D.M., Theurillat J.P.,2004 - Flora Alpina. Bologna
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Mirna Medri
Un vivo ringraziamento a Bruno Lanzini per averci fatto conoscere questa interessantissima zona.