Contributi sulla flora italiana pubblicati in Actaplantarum (sola lettura)
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Provo a risponderti io, anche se abitando al N dubito di essere la persona più "adatta".
L'Iris, se spontanea e non coltivata, potrebbe essere:
1. Iris pseudopumila Tineo: perigonio con tubo lungo 3-5 volte l'ovario ed emergente dalla spata (Puglia e Sicilia sec. Pignatti-1982). Caratteri diacritici non visibili.
2. Iris chamaeiris Bertol. : perigonio con tubo lungo 1,5-2 volte l'ovario e completamente avvolto dalla spata (Dalla Liguria al Salernitano). Caratteri non visibili. Secondo Pignatti sono state in passato descritte una serie di specie "simili" però tutte riconducibili a questo taxon; quindi l'aspetto è abb variabile.
A mio giudizio, avendola vista un paio di volte nei miei giri al S, dovrebbe trattarsi di Iris chamaeiris.
L'altra immagine secondo me va riferita a Romulea bulbocodium (L.) Seb. et Mauri, vista in Liguria ed erborizzata in Sicilia sull'Etna.
Sarebbe opportuno avere conferma o meno da parte di chi conosce (sicuramente più di me) la flora dell'Italia centro-meridionale.
Ciao, Franco
La teoria del tutto, ovvero perché l'universo esiste: se trovassimo la risposta decreteremmo il definitivo trionfo della ragione umana poiché allora conosceremmo il pensiero stesso di Dio.
Stephen W. Hawking
Il tubo perigoniale sporge un po' troppo fuori della spata per essere Iris lutescens Lam. (= Iris chamaeiris Bertol.) è quindi probabile che si tratti di Iris pseudopumila Tineo, ma queste piante non possono essere determinate in alcun modo attraverso le fotografie.
Riguardo all'eventuale presenza di Iris lutescens Lam. in Puglia, questa dev'essere tutt'ora considerata dubbia, nel 1996 è stata infatti descritta un'Iris bicapitata Colasante, endemica dell'area garganica (quindi parliamo dell'estremo Nord della Puglia, non del Salento, dove sembrerebbe presente solo Iris pseudopumila Tineo), a questa entità andrebbero riferite le piccole Iris "a tubo incluso" del Gargano... recentemente ho visto alcune fotografie di un'Iris raccolta in Comune di San Marco in Lamis (FG) e attribuibile a I. bicapitata Colasante, ebbene, non si distingueva in nulla da I. lutescens Lam., ho provato a risalire alla letteratura botanica (quella che si trova "on-line") per capire se almeno il cariotipo era differente, ma a parte i riferimenti alla pubblicazione della Prof.ssa Colasante, non ho trovato niente...