Sp. Pl.: 898 (1753)
Achillea clavenae L., Ptarmica clavennae (L.) DC.
Asteraceae
Millefoglio di Clavena, Achillea di Clavena, Assenzio ombrellifero, Achillea argentata, Achillea capitata
Deutsch: Bittere Schafgarbe
English: Silvery yarrow
Français: Achillée amère
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, con fusto foglioso alla base di 10-30 cm, grigio-argentea-tomentosa per pelosità appressata e dotata di breve rizoma strisciante lignificato; rami ascendenti; odore aromatico.
Foglie basali oblunghe lungamente picciolate (rachide di 2-3 mm), pennato-partite, lunghe 6-8 cm, con 3-5 coppie di segmenti lanceolati, all'apice interi arrotondati o 2-3 forcati; foglie caulinari sessili, abbraccianti il fusto, progressivamente ridotte (1-2 x 2-3 cm).
Infiorescenza in corimbo composto apicale, formato da 4-12 capolini, di diametro 10-18 mm, con involucro ovato-campanulato villoso (3-6 x 5-8 mm) a squame bordate di nero di 3-5 mm; fiori radiali ligulati bianchi (o bianco-giallastri), con ligula spesso riflessa, arrotondata in alto o con 2-3 dentini ottusi; fiori del disco tubulosi bianco-giallastri.
Acheni grigi di 2 mm, ovali e privi di pappo.
Tipo corologico: NE-Medit. - Mediterraneo nord-orientale.
Orof. Europ. - Orofita europea, con prevalenza per le catene meridionali.
E-Alp.-Carpat. - Delle Alpi orientali e dei Carpazi.
Habitat: Pendii rocciosi soleggiati, pascoli alpini sassosi e ghiaioni; su calcari e dolomie, da 800 a 2600 m.
Sistematica e possibili confusioni: Spesso riportata su testi botanici come A. clavenae (non clavennae). Pignatti riferisce trattarsi di specie notevolmente polimorfa per portamento, forma delle foglie, dimensione dei capolini, presenza o meno di ghiandole sugli acheni; le differenze non sono però tali da far determinare entità sottospecifiche.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Achillea è nome dedicato all'eroe omerico Achille, che, secondo la mitologia, si sarebbe servito di qualche specie di questo genere per guarire le ferite riportate in battaglia; l'attributo specifico è dedicato al botanico e Nicolò Clavena (XVII sec.), che la studiò.
Proprietà ed utilizzi:

Praticamente i fiori di tutte le specie del genere hanno le stesse proprietà officinali: toniche, astringenti, emostatiche, antispasmodiche, amaro-stimolanti. In Croazia e Slovenia, per le sue caratteristiche aromatiche e digestive, la specie viene utilizzata nella preparazione di un liquore (pelinkovac), molto simile al nostro genepì, per il quale si usa invece l'Artemisia genipi.
Note e Curiosità: Molto utilizzata per giardini rocciosi, perchè resistente alle basse temperature ed anche, limitatamente, all'aridità.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo