Carex canescens L. subsp. canescens - Carice cenerina

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Carex canescens L. subsp. canescens - Carice cenerina

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Carex canescens L. subsp. canescens
Sp. Pl.: 974 (1753)

Carex curta Gooden.

Cyperaceae

Carice cenerina, Carice canescente, Deutsch: Grau-Segge
English: Silvery sedge, white sedge
Français: Laîche blanchâtre


Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 20-50 cm, densamente cespugliosa.
Fusto acutamente trigono con facce incavate, scabro in alto.
Guaine basali a forma di squame, intere o alquanto fibrose, di colore bruno chiaro.
Foglie glauche, piane, larghe 2-4 mm, più corte o lunghe quanto il fusto.
Ligula 2-3 mm con apice acuminato, senza antiligula.
Brattea inferiore glumaceo-setacea, non guainante, più corta dell'infiorescenza.
Infiorescenza lunga 2-5 (7) cm, bianco-verdastra, composta da 3-5 (10) spighe.
Spighe androgine, lunghe 0,5-1,5 cm, leggermente distanziate, con 10-25 otricelli ovali o oblunghi, di colore verde-giallastro, i fiori maschili alla base delle spighe.
Gluma maschile 2,5 mm. ovale, o largamente ellittica, ialina, con nervatura centrale verde e apice ottuso; gluma femminile circa 2 mm, ovato-oblunga, bianco-verdastra con nervatura centrale verde, inferiore o uguale all' otricello, con apice acuto o apicolato.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) piriformi, di 1,7-2,5 x 0,8-1,5 mm, dal contorno ovale, piano-convessi o appena biconvessi, con nervi evidenti, eretti o suberetti, verdastri, gradualmente ristretti in un becco di 0,4-0,8 mm, liscio, bidentato.
Acheni di 1,3-1,8 x 0,7-1,4 mm, ovato-lenticolari, ± biconvessi, con base dello stilo persistente.

Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.

Habitat: Paludi con accumulo di torba e humus grezzo e torbiere acide.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: Specie abbastanza polimorfa: presenta variabilità nell'infiorescenza che può essere più o meno allungata, nella forma delle spighe (quasi sempre clavata), nel colore delle glume e degli otricelli che variano dal biancastro al verde giallastro, al giallo, al bruno chiaro; variabilità che difficilmente la distinguono dalla specie:
Carex brunnescens (Pers.) Poir. subsp. brunnescens (vedi scheda) che si differenzia per avere spighe con 5-12 otricelli e per le glume fiorali di colore dal verdastro al bruno chiaro.

Per una corretta determinazione delle Carex è importante osservare gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale. In mancanza di questi elementi è quasi impossibile arrivare ad una determinazione certa.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

Immagine


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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva da canésco = diventare bianchiccio, ingrigire e si riferisce al colore delle spighe.

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex  è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex canescens
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


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Gr. del Marguareis (CN), 1990 m, lug 2010
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Palù Jaufen (BZ), 2030 m, lug 2014
Foto di Giovanni Bergamo Decarli
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Limone Piemonte (CN), 2050 m, ago 2009
Foto di Giacomo Bellone

Val Grande (BS), 1750 m, lug 2013
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Palù Silana (TN), 1250 m, giu 2014
Foto di Giovanni Bergamo Decarli


Limone Piemonte (CN), 2050 m, ago 2014
Foto di Giacomo Bellone
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