in Jacquin, Collecteana 2: 122 (1789)
Favratia zoysii Feer
Campanulaceae
Campanula di Zois, Deutsch: Zoys-Glockenblume, Karawanken-Glockenblume
English: Crimped Bellflower
Français: Campanule de Zois
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, con fusti lignificati lungamente striscianti sulle pareti rocciose; fusti fioriferi esili, cespitosi, subglabri, alti 5-10 cm, ascendenti o eretti.
Foglie intere, carnosette e lucide; le basali oblanceolato-spatolate, attenuate in breve picciolo, le cauline minori, alterne, sessili, lanceolate o lineari.
Fiori attinomorfi gamopetali, singoli o poche unità all'apice dei fusti, con peduncoli di 5-10 mm, inclinati o penduli.
Calice con tubo di 5 mm e denti lesiniformi, patenti, lunghi quanto il tubo.
Corolla (15-20 mm) azzurro-pallida, tubuloso-conica, rigonfia alla base e ristretta alla fauce, a formare la caratteristica stella a cinque punte, con lobi barbati all'interno.
Stami 5. Ovario supero sincarpico a 3 carpelli. Stimma trifido.
Il frutto è una capsula subsferica, angolosa, deiscente per pori apicali situati sotto i denti del calice.
Numero cromosomico: 2n=34
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Distribuzione: Presente nel nostro territorio esclusivamente in FVG nelle Alpi sud-orientali (Alpi e Prealpi Giulie e Carniche).
Habitat: Rupi, fessure, ghiaoni e detriti, su substrato calcareo, da 1400 a 2200 m s.l.m.
Considerata un relitto della flora del Terziario sopravvissuto alle glaciazioni.
Sistematica e possibili confusioni: Per la pecularietà della forma corollina, C. zoysii un tempo fu collocata in un genere separato (Favratia) dell'ordine di Campanulales.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere dal diminutivo latino 'campanula', ossìa piccola campana.
La specie è dedicata a Karl von Zoys (1756-1800), botanico austriaco ed esploratore delle Alpi Giulie e Carniche della Slovenia.
Note e Curiosità: Per la forma particolare della corolla, chiusa all'apice, gli insetti pronubi devono romperla per l'impollinazione e per questo i fiori si presentano quasi sempre forati.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. - An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Pignatti, S. - Flora d'Italia (vol. II), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci