Sp. Pl.: 263 (1753)
Bunium carvi (L.) M. Bieb., Seseli carum Lam.
Apiaceae
Kummel, Cumino dei prati, Carvi, Cumino tedesco, Deutsch: Echter Kümmel
English: Caraway
Español: Alcaravea
Français: Anis des Vosges
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta bienne, erbacea, con radice affusolata, fusti eretti, striati, glauchi, glabri, cavi, molto ramosi e fogliosi sino in alto. Altezza 30÷100 cm.
Il primo anno, la radice produce una rosetta di foglie basali con picciolo che si allarga alla base in una guaina membranosa e striata; le foglie sono oblunghe 2±3 pennatosette, filiformi; nel secondo anno si sviluppa il fusto con le foglie cauline sessili, ridotte a poche lacinie filiformi, con guaina membranosa amplessicaule arrossata almeno al margine.
All'apice dei rami sono poste le infiorescenze ad ombrella con 6÷7(16) raggi disuguali, raramente con 1÷3 brattee involucrali (caduche), ombrellette con 5-15 raggi generalmente senza bratteole.
I fiori hanno il calice composto da 5 denti poco appariscenti, la corolla è costituita da 5 petali bianchi sovente rosa-rossastri, profondamente dentati all'apice. I fiori periferici sono generalmente più lunghi; gli stami sono disposti fra i petali.
I frutti aromatici, sono polachenari (diacheni) con 2 mericarpi lunghi 3÷7 mm, oblunghi, ristretti alle estremità e leggermente ricurvi, di colore marrone scuro, percorsi da 5 nervature in rilievo, più chiare.
Tipo corologico: Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Habitat: Prati montani, pascoli, sentieri; solitamente fra 800÷2.250 m, ma talvolta si può trovare a partire da 200÷300 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Carum carvi non deve essere confuso con Cuminum cyminum, anch'esso chiamato Cumino, che in Italia non cresce spontaneamente
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "káryon"= ogni frutto con il guscio duro e legnoso; secondo Plinio invece deriverebbe dal nome greco della pianta "kàron", nome dal paese da cui viene la qualità migliore di Carvi, la Caria antica regione dell' Asia Minore nella Turchia sudoccidentale. L'epiteto specifico dall'arabo "karwija" latino Caria = appartenenti a Caria, indica ancora il luogo di provenienza.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Costituenti principali: olio essenziale con carvone, limonene, derivati della cumarina, umbelliferone e scopoletina.
Il tipico aroma del Cumino dei prati è dovuto al carvone che costituisce il 40÷63% dell'olio volatile contenuto nei semi.
Erba aromatica, stimolante, antispasmodica ed espettorante.
- In medicina per uso interno:in caso di digestione difficile, meteorismo, diarrea, coliche, crampi mestruali e bronchiti.
Il Cumino dei prati stimola l'attività delle ghiandole digestive ed ha un'azione antiflatulente ed antispastica. Le sostanze chimiche presenti nei semi producono effetti calmanti sul tessuto muscolare liscio dell'apparato digerente e favoriscono l'espulsione dei gas. - Per uso esterno: nei gargarismi contro le laringiti e e per purificare l'alito.
- In cucina: Le foglie hanno un sapore che ricorda vagamente il prezzemolo e l'aneto, si possono utilizzare in minestre ed insalate.
Le radici della pianta sono eduli e possono essere utilizzate bollite come le carote.
I semi freschi, che hanno un sapore particolare, possono essere aggiunti per aromatizzare qualsiasi alimento. Spesso li troviamo aggiunti nel pane di segale ed in diversi dolci, ma rendono gradevoli anche minestre, insalate, stufati, formaggi, cibi in salomoia e piatti a base di carne.
I semi ricoperti di zucchero si possono consumare come confetti digestivi.
L'olio essenziale di Carvi è impiegato come aromatizzante in due liquori digestivi, l'Aquavit scandinava e il Kümmel tedesco. - Altri usi:L'olio è impiegato come aromatizzante e in profumeria.
Pare che anche gli egizi li aprezzassero, infatti nel Papiro di Erbes (1.500 a.C.), uno dei più antichi documenti medici che ci siano pervenuti, venivano consigliati come rimedio per i disturbi gastrici.
Pare proprio che il suo impiego medicinale sia rimasto immutato nei secoli.
Shakespeare nell'Enrico IV, cita un pasto che termina con con" una mela renetta e un piatto di carvi", in quel tempo le m ele al forno con semi di carvi erano considerate un dessert lenitivo per lo stomaco.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
TUTIN T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
AGRADI A., REGONDI S., ROTTI G., 2005. Conoscere le piante medicinali. Mediservice, Cologno Monzese (MI).
CASTELMAN M., 2001. The New Healting Herbs. Rodale Inc. Emmaus, PA, U.S.A.
BOWN D., 1995. Encyclopaedia of Herbs and their Uses, Dorling Kindersley, London
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi