Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling

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Cavaglieri
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Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling

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Cavaglieri
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da Cavaglieri »

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Cavaglieri
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da Cavaglieri »

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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da F. Fen. »

Simbionte di Pinus o di Betulla?
E' un Leccinum sp. (aurantiacum, vulpinum, versipelle), tutti funghi commestibili. Aspetta la risposta di micologi, io sono un "banale" micofago.
:bye: franco
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amelanchier
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da amelanchier »

sembrerebbe un porcinello rosso, uso il condizionale, non direi mai a nessuno dopo visione di una foto sé un fungo è commestibile o meno. salvo poche eccezioni.
Se chiudo gli occhi vedo il mondo come lo vorrei.
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Garabombo
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da Garabombo »

Una volta lo chiamavamo Boletus Rufus, poi B. aurantiacum, poi è diventato Leccinum sp., ora non saprei... :D

Io continuo a chiamarlo "Rossino" e - stante le sagge parole di amelanchier - io lo essiccherei e lo metterei nel mucchio dei porcini secchi.
Non aspettarti aromi paradisiaci: è un fungo discreto/buono - se sodo e stagno - NON eccellente.

:bye:
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patty
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da patty »

In abetaia, Leccinum vulpinum.
Da determinazione virtuale, nessun commento sulla commestibilità. :)

:bye:
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da am78 »

Si, si.

E' un "rossino".

Commestibile
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effegua
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da effegua »

Con tutto che condivido le precauzioni piu' prudenti, mi pare che in questo caso sulla commestibilita' non ci siano grossi dubbi, comunque lo si determini nel dettaglio (e qui condivido le perplessita' nomenclaturali gia' manifestate). Quello che qui nel nord della provincia di Torino si chiama la "crava russa" (capra rossa) e' commestibile a meno di idiosincrasie e o sensibilita' allergiche personali che coi funghi sono sempre possibili (porcini inclusi).

Personalmente lo trovo un fungo molto bello da vedere ma insipido e non appetibile, percio' evito di raccoglierlo per la consumazione alimentare. In questo sono in netta controtendenza da queste parti in cui viene considerata una vera prelibatezza (bleah!)

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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da am78 »

I gusti sono personali

;)

L'importante è ammirare ed apprezzare sempre ciò che la natura ci regala
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Garabombo
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da Garabombo »

effegua ha scritto: Personalmente lo trovo un fungo molto bello da vedere ma insipido e non appetibile, percio' evito di raccoglierlo per la consumazione alimentare. In questo sono in netta controtendenza da queste parti in cui viene considerata una vera prelibatezza (bleah!)
FG
Sono d'accordo: uno dei mangerecci più sovrastimati :)
Questo per non andare totalmente off-topic, ossia ciapare un topìc, (un inciampo, anche simbolico).

[inizio OT]
E' che mi sono accorto solo ora del nuovo sito di effegua: andate a visitarlo perchè è molto ben scritto.
Come non condividere le tue parole di presentazione? Mi sa che faccio parte anch'io della schiera dei "vecchi brontoloni"...
E a proposito di brontoloni (mi sa che però possiamo definire così chi ancora cerca di pensare), eccone un'altro (dell'amico Luca):
http://www.mandalafoto.it/mandalafoto/b ... ebook.html
[fine OT]
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da effegua »

am78 ha scritto:I gusti sono personali

;)

L'importante è ammirare ed apprezzare sempre ciò che la natura ci regala
Ci mancherebbe... Infatti era solo un'opinione. Un mio caro amico che vive qui vicino, a Leyni' (lo so che sembra un paese straniero, ma e' a due passi da Ciriè, dove vivo) ama molto le "crave russe" (in questo caso quelle delle betulle e non degli abeti). Sono riucito a fargli apprezzare le mazze di tamburo (Macrolepiota procera), che non raccoglieva prima di conoscermi, e questa estate si e' pure degnato di assaggiare delle colombine (Russula xerampelina) in padella, che pero' non credo raccogliera' mai. Personalmente ritengo mazze di tamburo e colombine gastronomicamente molto piu' apprezzabili dei Leccinum sp. ma come dicevano i latini "de gustibus non disputandum est" o, come dicono i toscani piu' grezzi e veraci "sui gusti 'un ci si sputa" :D

FG
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am78
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Re: Boletaceae: Leccinum vulpinum Watling (Basidiomycota)

Messaggio da am78 »

Assolutamente.

Sabato sono tornato a casa con lo zaino da 60l pieno di mazze di tamburo (Macrolepiota procera e Macrolepiota mastoidea)....... E nel prato dove le ho raccolte ne restavano altrettante
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