Sp. Pl.: 143 (1753)
Primula farinosa L. subsp. alpigena O.Schwarz
Primulaceae
Primula farinosa, Deutsch: Mehlprimel
English: Bird’s-eye primrose
Español: Primavera de flor bermeja
Français: Primevère farineuse
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta perenne con radici fascicolate sottili e bianche, fusto afillo cilindrico con lieve tomento bianco, alto 8-15(30) cm.
Foglie basali lunghe 2-8 cm in rosetta, con picciolo scanalato, lineari o lanceolato-spatolate, con massima larghezza (fino a 15 mm) nella metà apicale, a margine ondulato, verdi sopra e bianco-farinose nella pagina inferiore.
Infiorescenza terminale con ombrelle di (1)5-20 fiori, fornite di brattee lineari di 4-5 mm; pedicelli di 3-16 mm, calice scuro angoloso di 5-6 mm farinoso ai bordi, con denti acuti, tubo corollino lungo come il calice o poco più, corolla di diametro 8-12 mm roseo-lillacina (molto raramente bianca) a petali profondamente obcordati non completamente tra loro separati, con fauce gialla.
Frutti in capsula ovoidea di 7-9 mm, con semini rosso-scuri.
Tipo corologico: Artico-Alp.(Europ.) - Europa artica, Alpi ed alte montagne S-europee.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Paludi, prati torbosi; presso sorgenti (risorgive). Da 0 a 2650 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: La specie include anche P. farinosa subsp. alpigena O. Schwartz.
In area alpina molto simili sono:
Primula halleri J.F. Gmel., con foglie ugualmente bianco-farinose di sotto, ma con massima larghezza a metà o alla base, tubo corollino lungo 2-3 volte il calice, petali bilobi con lobi più profondamente divisi;
Primula glutinosa Wulfen, pianta vischioso-ghiandolosa con foglie arrotondate dentellate verso l'apice, fiori in ombrelle pauciflore contratte con calice a denti ottusi lunghi metà del tubo, corolla a petali bilobi divisi su 1/3.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Primula, dal latino primus, indica la precocità della fioritura di tutte le specie del Genere; l'aggettivo specifico è connesso alla pagina inferiore delle foglie.
Proprietà ed utilizzi:
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Di tutte le specie si possono usare radici, foglie e fiori, che possiedono proprietà diuretiche, lassative, analgesiche, bechiche, sudorifere, calmanti, antireumatiche; le radici, in particolare, sono di ausilio nella cura di forme influenzali, bronchiti e polmoniti.
Note e Curiosità: Nel Medioevo si riteneva che applicazioni esterne di Primula sul capo e sul petto potessero scacciare la malinconia; si pensava anche che decotti di queste piante potessero curare la paralisi, oltre che reumatismi e gotta; con i fiori si preparavano pozioni d'amore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Scheda realizzata da Silvano Radivo